Dobbiamo semplificare e non introdurre ulteriori complicazioni, rischierebbero di limitare fortemente l’offerta nel mercato della riqualificazione edilizia.
È quanto afferma CNA Costruzioni in una nota manifestando forte preoccupazione e contrarietà rispetto ad alcune proposte che mirano nuovamente a cambiare le regole del gioco in corso d’opera, innalzando i livelli di qualificazione per gli interventi di riqualificazione, prendendo a riferimento il sistema di certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto SOA.
Sappiamo bene che questi meccanismi si sono sempre mal conciliati con il mondo dei lavori legati alle piccole e medie imprese contrariamente a quello degli appalti pubblici, rappresentando piuttosto elemento di allontanamento di quest’ultime dai mercati dove vengono richieste.
Riteniamo assolutamente sbagliato per il mercato, per le imprese e per i clienti, ipotizzare soluzioni che produrrebbero esclusivamente una pericolosissima restrizione dell’offerta nel mercato della riqualificazione.
È altresì pretestuoso indicare l’adozione del sistema di qualificazione SOA quale garanzia per arginare episodi di frodi e imbrogli, sostenendo in modo capzioso che certi fenomeni siano da ricercare nel mondo della Piccola e Media Impresa.
La mole di adempimenti (visti di conformità – prezzari – limiti di spesa ecc.) fino ad ora introdotti rappresentano sufficienti elementi di garanzia e di controllo del mercato, del resto il recentissimo Decreto Antifrodi, che va migliorato per evitare il blocco delle attività, è già intervenuto in maniera condivisibile nelle finalità e negli obiettivi.
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