CNA Meccatronici partecipa a Parts Aftermarket Congress 2022, un appuntamento annuale della filiera dell’aftermarket indipendente e un’occasione ricca di spunti e di riflessioni da parte di tutti gli operatori della filiera, che si interrogano su quali sono gli orientamenti e le prospettive di mercato.
Tra i tanti eventi in programma di grande interesse, la tavola rotonda “Autoriparazione e libera concorrenza: un percorso a ostacoli”, che pone all’attenzione della platea e dei partecipanti il tema della concorrenza e del libero mercato a tutela della Filiera dell’Aftermarket indipendente. Si è parlato di tutela all’accesso dei dati e alle informazioni tecniche che, oltre a garantire la qualità del servizio per i consumatori, garantisce una maggiore concorrenzialità del mondo dell’autoriparazione e pari condizioni per l’autoriparazione indipendente. Il tema della libera concorrenza è il tema cardine della costituenda Afcar Italia, un’alleanza tra i vari soggetti operatori dell’aftermarket indipendente, che presto vedrà il coinvolgimento anche di CNA. E’ quanto dichiarato dal Presidente Nazionale Meccatronici, Francesco Circosta: “Guardiamo con grande attenzione all’attività svolta da Afcar Italia, poiché garantisce libertà e concorrenza che porterà benefici su tutta la Filiera, anche perché un costo eccessivo dei dati tecnici rischia di trasferirsi sui costi della riparazione a danno del consumatore” continua Circosta.
Alto tema, il rinnovo della New Ber che deve necessariamente essere permeata da principi di libertà e concorrenza. E’ fondamentale che le associazioni di categoria presidino le norme che andranno a regolamentare il mondo dell’aftermarket. In tal senso un ruolo fondamentale sarà determinato dalla gestione e l’accreditamento attraverso il quale ogni operatore (indipendente e non) sarà autorizzato ad accedere a tali portali e quindi ai dati del veicolo. Quanto costerà accedere ai dati? Chi potrà farlo?
Sono queste le domande del momento, quello che sta emergendo a livello europeo è un’indicazione forte alle case costruttrici che devono consentire l’accesso ai dati a tuti e ad un costo ragionevole. I dati dei veicoli sono anche quelli generati dal veicolo stesso e dal conducente, in tal caso chi sarà il titolare? Il costruttore o il proprietario del veicolo che li genera? Come sarà possibile usarli e a quali condizioni? In tal senso sarebbe opportuno che il legislatore avesse un approccio diverso, più che alla titolarità dovrebbe porre l’attenzione alla funzionalità. E’ un tema molto caldo, i dati rappresentano il futuro e gran parte della partita si giocherà su questo.
È necessario sensibilizzare ad un cambiamento culturale che metta al centro la sicurezza e il consumatore in un settore finora dominato dalle case costruttrici. Un cambiamento culturale che deve poi tradursi in una legislazione a livello europeo. Su questo la spinta delle associazioni prima e, a seguire, dei singoli paesi è fondamentale.