Site icon CNA

L’Italia continua a crescere: nel I trimestre. E’ il nono aumento consecutivo

Lenta e progressiva, ma la ripresa c’è. L’economia italiana continua infatti a recuperare il terreno perduto e, nel primo trimestre 2017, mette a segno uno 0,4%: è il nono incremento consecutivo.

A dirlo è il Centro Studi CNA che ha elaborato i dati sull’andamento della ricchezza nazionale in questa prima parte di anno, rispetto al periodo precedente e in confronto a un anno fa.

 

 

Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016.

Il dato, associato alle positive tendenze dell’occupazione registrate nei primi mesi dell’anno (nel periodo febbraio-aprile gli occupati sono aumentati dello 0,4% rispetto al trimestre precedente), conferma che per il Paese la fase di crescita è sempre più consolidata e che l’obiettivo di fine anno, fissato al +1,1% dal Governo nella Nota di Aggiornamento al Def, dovrebbe essere centrato senza difficoltà.

 

 

L’espansione del PIL nel primo trimestre è stata alimentata sia dai consumi (+0,5%), che rappresentano la principale voce del conto delle risorse e degli impieghi, che dalle esportazioni (+0,7%). Rispetto a un anno fa, queste ultime registrano un incremento addirittura del 5,1% e sono l’unico aggregato a presentare un livello superiore a quello pre-crisi.

 

 

Alla crescita dei consumi hanno concorso in egual misura (+0,5%) sia la componente privata che da quella pubblica.

 

 

Gli investimenti, invece, hanno registrato una battuta d’arresto (-0,8% rispetto al IV trimestre del 2016) determinata dalla spesa per impianti e macchinari e mezzi di trasporto (rispettivamente -0,3% e -0,8%). In controtendenza invece gli investimenti in proprietà intellettuale (+0,4%) in e costruzioni (+0,6%).

 

Tra i settori, il valore aggiunto cresce nelle costruzioni e nei servizi (+0,6% e +0,4%) mentre segna una contrazione di tre decimi di punto nell’industria.

 

 

L’espansione dell’attività nel settore delle costruzioni nei primi tre mesi dell’anno, nonostante il  rallentamento rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016, quando si era registrato un +0,8%, potrebbe proseguire nel corso del 2017.

 

 

Le compravendite immobiliari, che rappresentano un indicatore anticipatore della domanda per ristrutturazioni sono infatti aumentate del 10,3% in termini tendenziali nel quarto trimestre 2016. Inoltre, aumenta anche la fiducia delle imprese del settore che ad aprile si è riportata a livelli prossimi a quelli del 2008.

 

 

Si tratta di indicazioni incoraggianti considerato che il settore delle costruzioni è il solo ad avere sperimentato una caduta ininterrotta negli anni della crisi che ha portato ha una riduzione del suo peso in termini di valore aggiunto dal 6,1% nel 2008 al 4,5% nel 2017.

 

La crisi delle costruzioni ha ovviamente penalizzato la capacità di ripresa della nostra economia: al netto del settore delle costruzioni, infatti, la perdita cumulata di valore aggiunto dell’Italia dal 2008 a oggi sarebbe stata di 4,7 punti percentuali, 1,7 punti in meno rispetto a quella effettiva.

Nel panorama europeo il ritmo di crescita della nostra economia è allineato a quello della Francia (+0,4%) ma risulta inferiore sia rispetto a quello della Germania che rispetto a quello medio europeo. In questa fase non ci possiamo comunque lamentare: la crescita italiana procede ininterrotta ormai da due anni e può fare conto sia sulla domanda interna che su quella estera. L’unico neo riguarda gli investimenti la cui lentezza potrebbe essere il riflesso del perdurare dell’incertezza del quadro politico.

Exit mobile version