lavanderie

E’ stato accolto con una grande partecipazione da parte delle Imprese interessate  il seminario che si è tenuto domenica 22 aprile a Matera dal titolo “Il futuro delle tintolavanderie: criticità e opportunità”.

“Si è trattato -afferma Leo Montemurro, presidente CNA Basilicata- di una importante occasione per fare il punto della situazione in cui versano oggi le attività di tinto-lavanderia considerate anche le molteplici innovazioni avvenute nell’ultimo decennio, basti pensare all’esplosione del fenomeno delle lavanderie Self-Service o a gettone dove tutti possono accedere per compiere determinate operazioni. L’evento è considerato dalla Cna Basilicata una ripartenza nel garantire ed assicurare alle imprese del settore la giusta assistenza sindacale, in primi informazioni ma anche formazione specifica con riguardo al particolare settore di attività.

Importanti sono stati i contributi di Francesco Lopedota Portavoce Nazionale delle Tintolavanderie della CNA e di Antonella Grasso responsabile Nazionale della Unione Servizi alla Comunità  per far comprendere alle Imprese partecipanti al seminario la gran mole di lavoro che la struttura nazionale della CNA sta realizzando sia a livello nazionale nella quotidiana interlocuzione con i Ministeri competenti sia a livello dei territori, mai come negli ultimi tempi, interessati e coinvolti in una serie di iniziative  ricche di informazioni e spunti di riflessione per le imprenditrici e gli imprenditori partecipanti. Tra le tante iniziative, di primaria importanza per il settore è stata l’attività di contrasto delle lavanderie self service irregolari, ovvero quelle attività che nascono come lavanderie a gettoni e poi a dispetto delle regole, erogano servizi professionali alla clientela, a tutto danno delle lavanderie professionali. Su questo fronte la CNA ha fatto una serie di incontri con soggetti istituzionali che, diverso titolo, svolgono ruoli e hanno competenze in materia: Unioncamere, per tutto quanto concerne le Camere di Commercio, l’ANCI per le attività di controllo a livello locale, il Ministero dello Sviluppo Economico che ha competenze sulla normativa di settore o vietate. L’obiettivo era informare le istituzioni sulle dinamiche di mercato in atto e trovare una soluzione sul piano normativo che facesse chiarezza rispetto alle due tipologie di attività e sulle rispettive  attività consentite. Risultato che è stato recepito nella modulistica semplificata SCIA, definita dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che distingue con chiarezza mettendo in condizione anche il funzionario della Camera di Commercio di capire, in sede di avvio o modifica di attività, cosa è lecito. L’ultimo tassello dovrebbe arrivare dal Ministero dello Sviluppo Economico con chiarimento normativo risolutivo.

Interessanti i contributi dell’Ing. Giuseppe Lapacciana della Cna Matera AQS che ha illustrato le principali norme di interesse per le imprese sul versante degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro e sul corretto smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività – tenuta dei registri e le denunce COV – e della Direttrice del Cofidi.it – Imprese e Territorio – sulle attuali opportunità a fronte di nuovi investimenti (.iper ammortamento, Legge Sabatini, interventi Artigiancassa, bandi nazionali e regionali Industria 4.0).

Molto partecipata e di carattere praottivo con diversi interventi da parte delle tante imprese presenti in sala, invece, il contributo tecnico sulle diverse tecniche di lavaggio dei tessuti offerti alla platea da  Giuseppe Pennino – ricercatore tessile – e da Sergio Maifredi – Esperto tessile – , che non hanno trascurato alle luce della propria pluridecennale esperienza nel settore di dispensare anche consigli nel corretto approccio con la clientela e sul come gestire le situazioni più complicate.

Le imprese partecipanti provenivano oltre che dalla Basilicata, dalle Regioni Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna e Lombardia.

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