A partire dalle ore 16.30, presso la sede provinciale della CNA in viale Randi 90, CNA Romagna Estero in collaborazione con Unicredit e con il contributo della Camera di Commercio di Ravenna, promuoverà un video seminar “Logistica e E- Commerce nei mercati esteri: cosa cambia per le imprese?” in collegamento con il prof. Francesco Calza dell’Università Parthenope di Napoli.
Alle 18.15 seguiranno gli interventi di Marco Soncini, consulente Export Marketing Internazionale con il progetto “Noi per Noi”, un network per le imprese che operano sui mercati internazionali; di Alessandro Battaglia, CNA Romagna Estero con il progetto “CNA Temporary Export Manager” e di Danila Padovani, CNA Romagna Estero che parlerà dei “Nuovi bandi della Regione Emilia-Romagna per l’internazionalizzazione delle Imprese”.
Dopo il buffet, la serata proseguirà alle ore 20, in Sala Bedeschi, con un seminario sempre dedicato ai temi dell’internazionalizzazione.
Dopo i saluti iniziali di Massimo Mazzavillani, direttore della CNA provinciale di Ravenna, seguiranno gli interventi di Marco Nanetti, responsabile Area Commerciale Ravenna UniCredit sul tema “L’internazionalizzazione e Unicredit”; Thea Sicilia, supervisor Co.Mark S.p.A. che illustrerà gli “Strumenti operativi per la creazione di una rete commerciale all’estero – La teoria e la pratica per le PMI; Leonardo Prati, formatore e consulente Web Marketing e Social Media Marketing che parlerà di “Web e Internazionalizzazione”.
“E’ con estrema soddisfazione – afferma Massimo Mazzavillani – che leggiamo i risultati della recente analisi del Centro Studi CNA su dati ISTAT: nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni italiane hanno evidenziato una variazione del +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. “Il contributo delle micro e piccole imprese all’export manifatturiero italiano – prosegue Mazzavillani – è spesso a torto sottovalutato, ma nove imprese esportatrici italiane su dieci sono piccole imprese, vale a dire con meno di 50 dipendenti.
Oltre al settore automobilistico, un importante contributo proviene complessivamente dai comparti del Made in Italy, caratterizzati da una più alta presenza di imprese micro e piccole. In particolar modo incrementi superiori a quello complessivo, sono stati realizzati dall’arredo (+6,4%), dai prodotti alimentari (+6,7%) e dalle bevande (+7,9%), dalla ceramica/piastrelle (+5,5%) e dalla produzione di gioielli (+9,5%). Sono risultati importanti, che ci fanno capire quanto sia sempre più determinante spingere l’acceleratore sulle politiche che favoriscano l’Internazionalizzazione delle imprese.
Occorre creare sinergie comuni in grado di coinvolgere le piccole imprese, le Associazioni di Categoria e il sistema bancario, al fine attivare percorsi virtuosi che permettano alle imprese di crescere sui mercati internazionali. Occorre, in altre parole, creare un efficiente sistema di accompagnamento su questi mercati, cercando di ovviare a quel deficit di operatività di cui l’imprenditore non può spesso farsi carico e mettendo a disposizione delle aziende strumenti più “tradizionali” e strumenti che guardano al web, consapevoli di dovere trasmettere competenze durevoli e mutuabili”.
“Per le imprese del territorio una delle principali opportunità di crescita – sottolinea Marco Nanetti – è l’apertura a nuovi orizzonti economici. E’ in tal senso che portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo, che ci vede ancora una volta al fianco di realtà importanti e di riferimento per il territorio come CNA. Siamo qui proprio per parlare di internazionalizzazione, portando la nostra esperienza e le nostre soluzioni per sostenere le imprese locali su questo cammino di crescita, offrendo un sostegno formativo e operativo alle aziende che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. Riteniamo, infatti, che costituisca un incoraggiamento forte e una forte garanzia per gli imprenditori il fatto di poter fare affidamento su un Gruppo come il nostro, che può contare su un network internazionale presente in 50 mercati ma che mantiene ben salde le radici e l’attenzione sui territori in cui è presente”.
“UniCredit – conclude Nanetti – lavora da tempo in tal senso al servizio del territorio, ampliando i confini del semplice, seppur importantissimo, ambito bancario ed estendendoli ad esempio alle tematiche della formazione con programmi specifici come Go International! rivolto alle imprese sui temi dell’export e dell’internazionalizzazione”.