“Semplificare, velocizzare, tagliare la burocrazia: sono questi i principi ispiratori che mi hanno guidato nel mettere mano alla nuova stesura del Codice degli appalti. Abbiamo davanti anni di opportunità straordinarie dal Giubileo a Roma nel 2025 alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 fino alla candidatura per Roma a Expo 2030. Sarà una sfida e il taglio della burocrazia dovrà essere il nostro obiettivo“. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto alla presentazione del quarto rapporto dell’Osservatorio Burocrazia CNA dedicato a “Appalti pubblici – L’Everest delle piccole imprese”.
Il rapporto ripreso dalla rubrica economica del Tg di RAI 1, è frutto di una analisi di oltre 6mila bandi che riguardano 28 città italiane. Un mercato in costante crescita, quello degli appalti pubblici italiani. Ma che si polarizza sempre di più verso le dimensioni maggiori. Tagliando fuori dalla partita le micro e piccole imprese, vale a dire l’ossatura dell’apparato produttivo nazionale, e favorendo piuttosto la parte progettuale rispetto a quella esecutiva dei lavori. Così il mercato degli appalti pubblici si è trasformato nella cartina di tornasole delle difficoltà burocratiche che incontrano quotidianamente artigiani e piccole imprese.