Nelle Marche le imprese che hanno fatto innovazione tecnologica negli ultimi tre anni sono state il 24,5 per cento rispetto ad una media nazionale del 33,5 per cento. Inoltre nelle Marche si spende in ricerca e sviluppo lo 0,83 per cento del Pil mentre in Italia si spende l’1,31 per cento del Pil. Per quanto riguarda gli addetti in ricerca e sviluppo nelle Marche sono 3,2 ogni mille abitanti e in Italia 4,1 ogni mille abitanti. Peggio di noi fanno solo le regioni del Sud.
Le “Marche eccellenti”. Sono quelle rappresentate dalle piccole e medie imprese che nel 2015 non hanno rinunciato a perseguire gli obiettivi di innovazione e competitività per stare sul mercato. Cna Marche le premierà venerdì 26 febbraio. L’iniziativa si terrà ad Ancona alle ore 17 nella sede dell’associazione artigiana, via Totti 4 (sala Giuliano Drudi). Nel corso dell’iniziativa, saranno illustrati i dati relativi alla ricerca e sviluppo nelle piccole e medie imprese delle Marche. Relazionerà il direttore del Centro studi Cna Marche, Giovanni Dini.
Seguirà una tavola rotonda sul tema “La ricerca e l’innovazione nei sette anni di crisi: effetti e prospettive”. Interverranno Mario Pagani responsabile nazionale dipartimento Politiche Industriali Cna, Patrizia Sopranzi dirigente Regione Marche, Gianluca Goffi ricercatore Università “Carlo B”” di Urbino, e Gino Sabatini presidente Cna Marche. Alle 19,30 verrà presentato il “Repertorio regionale delle imprese eccellenti 2015”, con la selezione delle trenta piccole e medie imprese delle Marche che più hanno investito lo scorso anno in innovazione per quanto riguarda lo sviluppo commerciale, la ricerca, la gestione delle persone, la strategia e l’organizzazione Nel corso della serata verrà assegnato il premio “Prassi eccellente” per ciascuna categoria mentre premi speciali verranno assegnati all’impresa donna innovativa e all’impresa giovane innovativa.
“Con questa iniziativa, che facciamo ogni anno dal 2008” afferma il presidente Cna Marche Gino Sabatini “vogliamo far comprendere alle imprese ed alle istituzioni marchigiane che l’innovazione è una delle chiavi per uscire dalla crisi. Invece nella nostra regione le imprese che hanno fatto innovazione tecnologica negli ultimi tre anni sono state il 24,5 per cento rispetto ad una media nazionale del 33,5 per cento. Inoltre nelle Marche si spende in ricerca e sviluppo lo 0,83 per cento del Pil mentre in Italia si spende l’1,31 per cento del Pil. Per quanto riguarda gli addetti in ricerca e sviluppo nelle Marche sono 3,2 ogni mille abitanti e in Italia 4,1 ogni mille abitanti. Peggio di noi fanno solo le regioni del Sud. Per ripartire occorre creare le condizioni per un aumento degli investimenti pubblici e privati in ricerca e innovazione”.