Le associazioni di categoria, espressione della quasi totalità delle imprese del territorio, in virtù del nuovo assetto di governance turistica regionale basato sulle Destinazioni Turistiche, hanno avviato un progetto che porti rapidamente alla costituzione di una DMO (Destination management organization) dell’entroterra romagnolo.
I contenuti del progetto sono stati presentati martedì 5 marzo presso l’Ufficio Turistico di Bertinoro in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Mirco Coriaci, direttore Confcooperative Forlì-Cesena; Stefano Dall’Aglio, direttore Econstat; Francesco Ferro, vicepresidente CNA Forlì-Cesena; Fabio Lucchi, responsabile Area Turismo Confesercenti forlivese; Matteo Marchi, coordinatore territoriale area Forlì-Cesena Legacoop Romagna; Marco Valenti, vice segretario Confartigianato Forlì. Presenti anche il presidente di CNA Forlì-Cesena Lorenzo Zanotti e di Confartigianato Forlì Luca Morigi, oltre al sindaco di Bertinoro Gabriele Fratto.
Oggi i territori locali sono chiamati a svolgere “nuove” funzioni e a rispondere a istanze di diversa natura: strategica, operativa, organizzativa. Se le prime due possono essere risolte con una pianificazione di marketing a medio termine, resta insoluto il “nodo organizzativo”: quale soggetto svolge le funzioni di coordinamento e regia dello sviluppo turistico di ciascuna sub-area?
CNA Forlì-Cesena, Confesercenti Forlì, Confartigianato Forlì, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena propongono di costruire un soggetto, pienamente integrato nelle politiche di Destinazione Romagna, che possa interpretare i bisogni tecnici di crescita di competitività delle imprese del territorio.
Il percorso di fattibilità affidato ad Econstat srl, diretta dal dott. Stefano Dall’Aglio, si configura come una serie di incontri di affiancamento agli stakeholder locali, per inquadrare e discutere le molteplici problematiche che stanno all’interno delle attività di Destination Management e che diventano cruciali nelle dinamiche di sviluppo del settore turistico.
Negli incontri programmati per ciascun sub-ambito provinciale si affronteranno le tematiche che afferiscono alla gestione del sistema turistico locale, al fine di sviluppare un confronto ed una discussione finalizzata ad inquadrare e definire il miglior assetto organizzativo possibile per l’area, necessario a rispondere al meglio alle sfide prossime venture.
“Una coesione e complicità di intenti in un percorso inter-associativo più unico che raro – affermano le associazioni – le quali, compattamente, davanti ad un mutato assetto istituzionale (Province Unioni e Destinazioni) hanno interpretato un bisogno espresso dalle imprese e un “vuoto” organizzativo che rischiava di pregiudicare le interessanti prospettive di attrattività del nostro entroterra”.
L’obiettivo delle associazioni è arrivare entro qualche mese a costituire un organismo tecnico-organizzativo che possa supportare le imprese del territorio, dialogare con gli stakeholder locali e Destinazione Romagna, affinché si possa costruire un’offerta organizzata e in linea con le esigenze dei turismi che interessano l’entroterra: cultura, enogastronomia e turismo verde nelle sue declinazioni più ampie.
“Siamo convinti – proseguono le associazioni – che il nostro entroterra dalle città d’arte fino al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con i suoi borghi, la cultura, le tipicità enogastronomiche-tradizionali e l’outdoor, possano giocare un ruolo nell’offerta turistica della Destinazione e, attraverso questa, essere da traino allo sviluppo delle imprese e dei territori. Questo sarà il primo progetto sul versante del marketing territoriale che avrà fin da subito apertura verso gli attori impegnati a vario titolo nello sviluppo del settore turistico. Un percorso che ha visto fin da subito il confronto con le Istituzioni locali le quali hanno sostenuto e incoraggiato l’iniziativa”.