“L’allarme lanciato dall’Associazione con l’invio ai sindaci di un dossier con lo studio del fenomeno non ha fino ad oggi trovato la necessaria attenzione da parte delle amministrazioni comunali della provincia. La riprova è che si è allungata la lista dei “mercatini” organizzati in provincia”. La critica da parte del presidente provinciale CNA Commercio Dino Spallanzani, che sottolinea come si sia arrivati ben oltre le 300 giornate di finti “mercatini del riuso” aggravando una situazione insostenibile nella quale si annidano irregolarità e abusivismo.
“Ci duole osservare come, al di là di alcuni sindaci che ci hanno chiesto chiarimenti con l’impegno a approfondire l’analisi del Dossier CNA – aggiunge Dino Spallanzani – la nostra denuncia con citazioni e casi circostanziati non ha fatto scattare quella reazione che ci saremmo aspettati affrontando il tema di una lotta comune ai fenomeni di abusivismo e contrasto all’illegalità”.
Proprio la necessità di affrontare il problema anche a livello normativo è stato oggetto di un recente incontro a Bologna con la Dirigente del settore commercio e turismo della Regione a cui è stato consegnato il dossier.
In giugno la CNA Reggiana col dossier-denuncia ha aperto un nuovo fronte di azione contro l’illegalità e la concorrenza sleale per la difesa delle imprese vere, siano commercianti (ambulanti o con sede fissa) o artigiani, e per la tutela di cittadini e consumatori. L’allarme è stato lanciato verso una nuova forma di abusivismo commerciale, quella dei mercatini, che ha e visto l’aggravarsi della situazione da tempo denunciata stante l’inefficacia delle norme regionali e scarsa consapevolezza sul fenomeno a livello locale.
L’attenzione di CNA è alta, con posizioni fuori da ogni ambiguità affinché in Regione si possa arrivare a una soluzione normativa che superi la confusione normativa che sta danneggiando le imprese del commercio e dell’artigianato artistico.
“Contiamo che – continua il presidente CNA Commercio – dopo la pausa feriale si possano finalmente aprire tavoli di confronto qui in provincia, partendo dai Comuni più grandi e dalle situazioni più problematiche. Perché ribadiamo, se è vero che la Regione può mettere ordine alle leggi, molto dipende anche dalle singole amministrazioni comunali a cui chiediamo rigore nel concedere aree per lo svolgimento dei “mercatini”, rigore nei controlli delle attività, rigore nel concedere autorizzazioni solo ai soggetti titolari di partita iva”.
“Pertanto – conclude Dino Spallanzani – confermiamo la validità dello specifico protocollo d’intesa CNA contro l’abusivismo che prevede indicazioni concrete come l’istituzione di registri per le presenze degli espositori privati, utile sia per prevenire fenomeni di abuso ma anche per individuare e recuperare evasione di tasse e contributi. Di sicuro, manterremo i riflettori accesi su questo fenomeno e se non arriveranno segnali concreti dai Comuni, interpellati in via prioritaria in quanto sono i primi ad essere tenuti a vigilare sulle leggi del commercio, non potremo esimerci dal coinvolgere Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, per i necessari controlli fiscali”.