Circa 6.500 addetti impiegati in circa 2.400 unità locali. E’ questa la complessiva dimensione della filiera degli infissi e dei serramenti in Sardegna secondo gli ultimi dati Istat che considerano tutto il comparto, dalla produzione alla distribuzione fino alla posa in opera dei prodotti di carpenteria in legno e metallo (porte, finestre e infissi). Il settore dei serramenti – che si ritroverà giovedì 22 settembre ad Arborea per una grande manifestazione organizzata dalla Cna Sardegna – non è certo marginale dell’economia isolana. In rapporto al totale dell’occupazione e delle imprese regionali detiene infatti un peso ben superiore rispetto alla media nazionale: 2% contro l’1,6% in termini di addetti; 2,1% contro l’1,7% in termini di imprese.
“La filiera degli infissi e dei serramenti svolge un ruolo estremamente importante in Sardegna – spiegano Francesco Porcu e Mauro Zanda, segretario regionale della CNA Sardegna e presidente regionale della Cna Costruzioni -: si tratta di una filiera corta, in cui spesso il canale di acquisto porta il cliente a relazionarsi direttamente con il produttore o con l’installatore. In questi ultimi anni – proseguono i rappresentanti della Cna – il mercato degli infissi ha subito in maniera ridotta l’effetto della dura crisi che ha investito il settore delle costruzioni regionale. L’effetto degli investimenti in riqualificazione edilizia, specialmente nell’ambito dell’efficienza energetica, ha sostenuto la domanda di vetri e finestre”.
Il comparto dei serramenti isolano ha perso circa 500 addetti rispetto al 2011, anno dell’ultimo censimento dell’Industria e dei Servizi (il -7,1%, da 7.000 a 6.500), ma è rimasto abbastanza stabile in termini di numero di imprese (2.429 nel 2011 e 2.393 nel 2013). Se si considera che il complesso del settore edilizio ha registrato dinamiche negative molto più accentuate (-12% di addetti e -7% di imprese), il mercato degli infissi ha beneficiato più direttamente dell’effetto calmierante della riqualificazione edilizia, sia residenziale che non residenziale.
Stando ai dati CNA, dal 2000 al 2012 il 53% delle abitazioni in Sardegna è stato soggetto di interventi di riqualificazione e il 62% delle famiglie è intervenuto per migliorare le prestazioni energetiche della propria casa (nel 10% dei casi, mediante la sostituzione di infissi e vetri).
Nel corso dell’ultimo anno nella nostra regione oltre il 66% delle porte installate e il 76% delle finestre avrà riguardato interventi per il rinnovo dell’esistente: un mercato quantificabile in circa 77 mila porte (-26% rispetto al 2009) e 120 mila finestre (-17% rispetto al 2009). La riduzione del mercato è però imputabile alla sola componente di nuova costruzione (-56%), mentre la domanda in ambito di rinnovo è cresciuta del +14%. Quanto ai materiali, quello largamente più utilizzato per il rinnovo degli infissi domestici è il PVC per il suo costo contenuto, la tenuta termica vantaggiosa e la ridotta manutenzione (57% degli interventi), seguito dal legno (16,3%).
Gli interventi in Sardegna hanno riguardato nella maggioranza dei casi 2 o 3 infissi e la tipologia prevalente riguarda doppi vetri standard (61% dei casi). In più di un terzo dei casi l’acquisto avviene presso negozi di serramenti, nel 26% dei casi direttamente dal produttore, mentre il 28,5% delle famiglie si è rivolto direttamente all’installatore che nel 95,4% dei casi ha svolto i lavori.
La manifestazione “OpenDay Porte & Finestre workshop e prodotti” che si terrà giovedì 22 settembre 2016, presso l’Horse Country ad Arborea (inizio alle ore 14:30) è organizzata dalla CNA Sardegna in collaborazione con il Consorzio nazionale dei serramenti LegnoLegno.