Ecco nel dettaglio il “percorso” annunciato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, al Presidente della CNA, Daniele Vaccarino, in occasione del convegno organizzato da CNA Arezzo “Obiettivo crescere: Il cantiere delle riforme”. Una vera e propria road map, ma d’altro canto per le imprese italiane l’imposizione fiscale è un autenitco terreno minato.
Ires e Irpef
Nel 2017 l”Ires (che passera” del 27,5 al 24%), nel 2018 il taglio dell”Irpef. Nannicini conferma la road map tracciata da Palazzo Chigi. “Potremmo pensare di anticipare l”intervento” sull”Iperf solo “se ci saranno margini di finanza pubblica”, sottolinea. Per mettere in sicurezza una riforma “sistematica e strutturale”, infatti, “servono risorse e margini. La faremo entro la fine della legislatura”
Lavoro: Stop sgravi e nel 2018 la sfida del cuneo
Nel 2018, concluso il triennio degli sgravi fiscali in favore delle assunzioni “si porrà” un altro tema: la vera sfida a quel punto sara” ridurre il cuneo contributivo su tutti e per sempre, ovvero rendere il tempo indeterminato meno costoso”. Nannicini quindi conferma che, terminati i tre anni si chiudera” la finestra incentivi perche” “se si rendesse strutturale una misura cosi” forte andremmo a fare l”esatto opposto di cio” che abbiamo messo al centro dell”azione di Governo: andremmo cioe” a precarizzare il tempo indeterminato invece di rafforzarlo”.
Disattivare l’aumento dell’Iva
“Il percorso di aggiustamento è già previsto nel Def. Da qui alla prossima stabilità chiariremo come disattivare l’aumento dell’Iva”, in un mix “tra lotta all’evasione fiscale e tagli alla spesa”. Lo spiega alla ”Dire” Tommaso Nannicini, a margine del confronto con Vaccarino. Le opposizioni parlano di stangata Iva… “Lo escludo, questo è un teatrino che abbiamo giaà visto. Ad ogni stabilità c’è chi dice che non ce la faremo ma fin qui le clausole di salvaguardia sono state disattivate, non c’è stato nessun aumento di accise nelle scorse stabilità. Sono ottimista che sarà cosiì anche nella prossima perché manterremo stesso impegno politico”.
Vaccarino: “Serve un piano per investire nel sistema delle piccole imprese”
“Ancora dobbiamo vedere bene quali saranno le proposte concrete” del piano “finanza per la crescita” annunciato dal ministro dell”Economia Pier Carlo Padoan. “Noi diciamo che un piano per investire nel sistema delle piccole imprese va studiato e approfondito, perche” oggi gli strumenti bancari che avevamo a disposizione fino agli anni pre-crisi si dimostrano insufficienti”. Così il presidente Vaccarino nel dibattito con Nannicini, durante il quale ha ricordato quanto la pressione fiscale sulle piccole imprese sia “troppo forte e troppo diversificata tra i territori: si va dal 59% di alcune realta”, ad altre in cui la somma delle imposte statali, regionali e locali supera il 70%. E’ sulla riduzione delle tasse, quindi, che chiediamo al governo Renzi un impegno forte”, ha detto Vaccarino. Così come sull’eliminazione dell’Imu sui capannoni
Imu sui capannoni
La manovra per eliminarla, stima Cna, si attesta attorno agli “800 milioni di euro” l”anno, e Cna è disponibile a sedersi al tavolo con il Governo per definire un percorso “per intaccare l”imposta per tappe e nel tempo”. Va bene quindi anche una impostazione graduale che porti all”azzeramento del”Imu “purche” il percorso sia certo e garantito”.
Semplificazione
“La sensazione delle imprese – ha detto Vaccarino – è che la riforma Madia ancora non sia in atto. Ancora la percezione della semplificazione e dell’alleggerimento burocratico della pubblica amministrazione non c’è. Cna che, se da un lato mostra comprensione vista “la mole delle difficoltà”, tra tutte quella di accordare un territorio che conta circa 8.000 comuni, dall’altra però afferma che la partita sulla semplificazione “va affrontata e vinta nella maniera più assoluta”. Perchè – spiega Vaccarino – una burocrazia così pesante e farraginosa impedisce alle imprese di cogliere i timidi segnali di ripresa che ci sono”.
Per il presidente della Cna, infatti, “oggi non è vero che si apre un’impresa in un giorno e non è vero che funzionano bene gli sportelli unici, anche se ci sono stati alcuni tentativi interessanti. Ricordo inoltre che per assumere un apprendista servono ancora ben 12 adempimenti”. Per questo, conclude, “la semplificazione diventa fondamentale, serve a liberare le energie delle imprese”.