Si è costituita ieri, martedì 15 ottobre la prima comunità energetica nata nel Comune di Modena. “Energie modenesi” il nome di questa cooperativa, guidata da ASQ Modena, imprese del sistema CNA, e da altre otto imprese socie fondatrici: Modelleria Arcadia, Mollificio Modenese, Pirazzini Srl, Pirigrif Srl, Siri Srl, TST Impianti Srl, Art Meccanica e Borsari Luciano Srl.
“La mission fondante della cooperativa – racconta il presidente Giorgio Falanelli – è quella di essere una Comunità Energetica Rinnovabile, aperta e inclusiva, che produrrà energia da fonte rinnovabile. Ma ‘Energie Modenesi’ gestirà anche altri importanti aspetti relativi al governo dell’energia, che resta uno dei nodi critici fondamentali per le nostre imprese e la loro competitività”.
Il progetto nasce sfruttando l’opportunità fornita dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso un bando che incentiva la costituzione di Cer e lo studio di fattibilità tecnico economico. A dare un’importanza particolare al progetto sono le sue potenzialità: ‘Energie Modenesi’, infatti, sviluppa la sua attività all’interno del villaggio artigiano Torrazzi, dove insistono circa 500 imprese, una potenzialità di espansione che è stata la ragione della costituzione di questa Comunità Energetica in forma cooperativa, che si presta all’adesione di nuovi soci senza particolari formalità, se non un passaggio nel Consiglio di Amministrazione.
“Come sistema associativo e di rappresentanza delle imprese del nostro territorio, abbiamo il dovere di provare tutte le strade che innovano e possono permettere al nostro sistema economico di restare competitivo – commenta Falanelli – L’accesso all’energia, alla sua produzione e alla sua gestione è una di queste strade. Peraltro, le Comunità Energetiche, facilitate dal bando regionale che ne incentiva la costituzione, sono uno strumento importante in questa direzione. Ma le Cer sono qualcosa di più: oltre a produrre energia da fonti rinnovabili, rappresentano un luogo dove costruire altre risposte in materia di governo dell’energia che, in un Paese come il nostro resta, uno dei problemi fondamentali che le imprese, soprattutto quelle più piccole, devono affrontare per restare competitive”.