Sono studi legali, commercialisti, esperti tributari e fiscali, consulenti del lavoro, delle sicurezza e igiene sul lavoro, aziende di certificazione, medici del lavoro, professionisti nel ricercare le contribuzioni europee, fino ai gestori di servizi di posta privata e servizi di segreteria per le aziende meno strutturate e in start-Up. In tutto 28 studi professionali disseminati su tutto il territorio trentino, dalla Valsugana a Rovereto, dalla Val di Non alle Giudicarie, dall’Alto Garda alle Valli di Fiemme e Fassa. Insomma una vera e propria squadra che, in rete, si affianca agli imprenditori di CNATrento per offrire servizi altamente qualificati.
Si sono ritrovati l’altra sera presso l’Hotel Adige di Mattarello, chiamati da CNA Trento e si sono costituiti in rete. Obiettivo: offrire agli associati CNA le loro diverse competenze in modo snello, professionale, conveniente, ma soprattutto caratterizzate dalla vicinanza territoriale e dall’empatia con l’imprenditoria artigiana e delle PMI.
“CNA Trento inaugura così, nella più giovane provincia del Sistema CNA, un nuovo modo di fare associazione, un modo sicuramente innovativo che contraddistingue il marchio CNA e che la vede come precorritrice su quel territorio – commenta il Presidente Claudio Corrarati -. Non è una struttura massiccia, i cui costi rischierebbero di riversarsi sull’impresa associata, ma un organismo leggero e sobrio, che si modella sulle esigenze aziendali anziché schiacciarle”.
“Un modo nuovo di stare sul territorio che consente a CNA di essere vero partner nello sviluppo delle imprese aderenti e di tutta l’economia trentina. Siamo partiti – prosegue Claudio Corrarati – dalla banale convinzione che collaborare è meglio che confliggere, quindi la partnership con questi professionisti prevede la loro offerta di servizi specifici, mentre essi si appoggeranno a CNA Trento per tutti quei servizi che essi non sono in grado di offrire, allargando così la presenza associativa a tutte quelle realtà che non sono ancora in contatto con il Sistema CNA. Ai professionisti coinvolti – conclude Corrarati – è stata richiesta la sottoscrizione di una convenzione che include l’impegno ad abbracciare il codice etico di CNA, al quale dovranno attenersi nei rapporti con gli associati”.