E’ necessaria una proroga delle scadenze per effettuare la revisione dei veicoli fino al termine dell’emergenza in corso. E’ quanto chiede CNA per scongiurare il mancato rispetto di un obbligo di legge e registrando le criticità delle imprese di revisione che, pur mantenendo aperte le proprie officine per garantire il corretto svolgimento dei controlli, stanno ricevendo una valanga di disdette rispetto agli appuntamenti già presi.
Si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di vetture le cui revisioni scadono a fine marzo. Operazioni di controllo non più rinviabili, che, se non effettuate nei tempi previsti, rischiano di precludere l’uso dell’automobile a tanti italiani. Il più delle volte, è il clima di giustificabile paura ad indurre i proprietari dei veicoli a rimandare il controllo; in altri casi, sono le stesse Forze dell’ordine che, nel corso degli accertamenti sugli spostamenti, inibiscono i guidatori dal recarsi presso il centro di revisione.
La proroga è necessaria in quanto la revisione rappresenta un obbligo di legge, atto a certificare la sicurezza del veicolo. Un controllo da eseguire ogni quattro, due o un anno, entro il mese corrispondente al rilascio della carta di circolazione o corrispondente all’ultima revisione.
Le vetture da revisionare entro il 31 marzo sono circa 1.300.000. Una cifra considerevole, a cui aggiungere i veicoli con portata superiore alle 3,5 tonnellate, da revisionare ogni anno. Sono numeri rilevanti, assodato il divieto di circolazione con revisione scaduta, da cui consegue il sequestro del veicolo.