La CNA esprime sollievo, dopo aver ribadito in più occasioni la propria perplessità, in merito alla misura che permette di ottenere il Tfr in busta paga. Nei primi 5 mesi dall’avvio della norma, infatti, secondo una stima dei Consulenti del lavoro, solo lo 0,83% dei lavoratori dipendenti ne ha fatto richiesta.
La misura si conferma così, come evidenziato dalla CNA, penalizzante per i lavoratori, sottoposti a una tassazione ordinaria troppo elevata.
Il fatto, poi, che nei primi 8 mesi del 2015 le richieste di anticipazione del Tfr già maturato (sottoposto a una tassazione meno penalizzante), siano salite del 27%, invece, conferma che le imprese non si sono sottratte ed hanno sostenuto le famiglie. La misura che ha previsto il Tfr in busta paga si è così rivelata inutile e sbagliata.