A maggio continua ad aumentare l’occupazione nell’artigianato e nelle piccole imprese (+0,5%), a conferma del miglioramento complessivo dell’andamento dell’economia italiana. Lo rileva l’Osservatorio del Lavoro CNA, realizzato dal Centro Studi, che monitora mensilmente un campione di circa 20.500 micro e piccole imprese, i cui dati sono stati consegnati oggi al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso dell’Assemblea provinciale della CNA di Parma.
Nelle imprese del campione CNA sono state effettuate 3.408 assunzioni che si contrappongono a 2.723 cessazioni, per un saldo mensile positivo di 685 posti di lavoro.
L’aumento degli occupati dello 0,5% su base mensile è pressoché identico a quello dei due mesi precedenti.
Rispetto a un anno fa non si è confermato invece il balzo dei contratti a tempo indeterminato (-2,3%) mentre tornano ad aumentare quelli a tempo determinato (+5,4%). Ancora in discesa le assunzioni effettuate con le altre forme contrattuali.
Sarebbe azzardato interpretare la battuta di arresto delle assunzioni a tempo indeterminato come uno “svuotamento” dell’effetto Jobs Act. Probabilmente essa è in parte fisiologica, perché segue un bimestre caratterizzato da variazioni positive molto marcate, e interviene in un periodo nel quale si assiste normalmente all’aumento delle assunzioni stagionali (effettuate con i contratti a tempo determinato).
Inoltre sul rallentamento delle assunzioni a tempo indeterminato potrebbe avere inciso la preoccupazione relativa all’insufficienza delle risorse da destinare per la copertura degli sgravi contributivi previsti dalla Legge di Stabilità. A questo proposito la CNA auspica che non vi siano incertezze da parte del Governo a garantire la stabilità della misura.
In allegato il comunicato stampa completo di grafici