Venerdì pomeriggio è stato effettuato un passo molto importante per il territorio di Enna: le parti sociali espressione del mondo economico dell’impresa e del lavoro hanno sancito un Accordo di Partenariato che prelude finalmente all’avvio di un nuovo percorso comune che dovrà portare alla definizione di un progetto strategico unitario da condividere con istituzioni ed enti locali.
Hanno partecipato a questo primo incontro i vertici di numerose organizzazioni di categoria e del sindacato, tra cui Mauro Todaro per la CNA, Riccardo Di Stefano per la Confcommercio, Cesare Arangio per la Confcooperative, Fabio Montesano per l’Ordine dei Dottori Commercialisti, Rita Magnano per la CGIL, Marco Ferro per la Cisl, Enzo Mudaro per la UIL, Liborio Gulino per il GAL Rocca di Cerere e il Distretto Turistico Dea di Morgantina, non presenti per concomitanti impegni istituzionali, ma che hanno dichiarato la propria disponibilità a condividere il progetto. I rappresentanti di CIA, Confartigianato, Confesercenti, Casa Artigiani e Lega delle Cooperative, altri avranno modo di poter aderire anche in corso d’opera.
Il tavolo unitario coordinato da Tonino Palma, presidente regionale della CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, è servito innanzi tutto per prendere coscienza della scarsa incisività ed efficacia delle azioni finora intraprese singolarmente dalle varie organizzazioni e per prendere atto della necessità di costituire un ampio fronte in grado di mettere assieme le aspettative, gli obiettivi e le esperienze degli attori locali e per mettere in campo un nuovo modo di interpretare la rappresentanza.
E’ stato pertanto sancito l’obbiettivo comune di raggiungere un più ampio coinvolgimento che travalichi vecchi steccati e promuova una coesione che vada al di là dei confini dell’ex Provincia, per costruire un progetto che coinvolga una vasta area che comprende i territori interni e del centro Sicilia che hanno identiche aspirazioni e stesse condizioni socio economiche.
L’idea è quella di superare la marginalità e l’isolamento dell’area attraverso un nuovo protagonismo in grado di farsi interprete del bisogno delle imprese e dei lavoratori, creando i presupposti per poter attingere alle risorse messe a disposizione dalla programmazione comunitaria, dai governi nazionale e regionale, per un riscatto che dovrebbe invertire una tendenza che in atto vede crescere in maniera esponenziale il numero di imprese in crisi, aumentare il numero di disoccupati e di giovani in fuga alla ricerca di opportunità concrete che consentano loro di costruire un futuro lavorativo rispondente alle loro aspettative e alle loro ambizioni.
Altro aspetto di rilievo deciso nella riunione riguarda la realizzazione di una struttura operativa snella e leggera, che potrebbe avvalersi della collaborazione dell’Università, come soggetto attivo, il cui coinvolgimento dovrebbe consentire di ottenere un valido supporto scientifico e metodologico alle attività che serviranno per costruire una nuova prospettiva per il territorio.
La presenza dell’Università potrebbe rappresentare un valore aggiunto ed una facilitazione nelle attività di individuazione delle criticità e dei punti di forza, degli aspetti vocazionali e strategici, nella individuazione di strumenti idonei per il potenziamento del tessuto e della cultura imprenditoriali, per focalizzare meglio progetti ed iniziative a favore dello sviluppo delle PMI e dell’occupazione, della valorizzazione dei beni culturali, del turismo, dell’agroalimentare, dell’innovazione tecnologica e della ricerca, ma anche come supporto nella creazione di reti di imprese e progetti di filiera.
Nella riunione si è discusso anche degli strumenti più idonei che possono dare concretezza a questo disegno, a tal fine la possibilità di utilizzare gli ITI (Investimenti Territoriali Integrati) previsti dalla programmazione europea, per finanziare progetti multi asse, proposti dal partenariato locale, potrebbe essere la chiave di volta.
Gli ITI potrebbero rappresentare il giusto impulso ed una forte motivazione per accelerare questo percorso comune, pur non rappresentandone l’unico obiettivo.
Alla fine dell’incontro è stato deciso pertanto di dare operatività alle proposte avanzate nei vari interventi, partendo dalla costituzione del gruppo di lavoro che deve vedere la presenza delle rappresentanze di ogni categoria, di promuovere un incontro con i vertiti dell’Università Kore per verificarne la disponibilità a condividere il percorso intrapreso, di avviare un’interlocuzione con le istituzioni e i rappresentanti degli enti locali per consolidare il progetto e per creare i presupposti per poter attingere ai benefici previsti per gli ITI e se sarà necessario intraprendere, anche attraverso forme di pressione nei confronti della Regione, iniziative per ottenere il riconoscimento del soggetto unitario del territorio in grado di pianificare, concretizzare e gestire bandi e misure che possono semplificare, accelerare e migliorare la capacità di spesa della Regione.