I dati dell’occupazione nel mese di luglio, diffusi oggi dall’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, confermano il trend positivo dell’artigianato manifatturiero ed edile, ma anche dei trasporti. CNA-SHV chiede all’Osservatorio un’indagine più approfondita sui servizi.

Rispetto a luglio 2016, risultano in Alto Adige 6.204 occupati in più (+3,2%). La manifattura artigianale registra 167 nuovi occupati su un totale di 7.559 (+2,3%), l’industria manifatturiera cresce di 476 unità per un totale di 24.147 addetti (+2%). “Questo dato – commenta Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV – dimostra che sta cominciando a funzionare la filiera corta del manifatturiero. Insieme, industrie e aziende artigiane hanno creato quasi 650 posti di lavoro in un anno, in media 53 al mese”.

Diversa la situazione nell’edilizia: il comparto artigianale cresce di 285 addetti e tocca un totale di 8.478 occupati (+3,5%) mentre il comparto industriale cresce dell’1,4% (94 addetti in più, in totale 7.270 unità). “In questo settore – analizza Corrarati – il maggior numero di occupati nelle Pmi significa che in Alto Adige sono ripartiti i lavori medio-piccoli, ma senza l’avvio dei cantieri delle grandi infrastrutture la filiera rimane in parte bloccata”.

Cresce del 4,2% il settore trasporti e magazzinaggio, che con 315 nuovi addetti raggiunge quota 7.803. L’aumento della movimentazione di merci, secondo CNA-SHV, è “un’ulteriore conferma della ripresa della nostra economia”.

Infine il settore “altri servizi”: +5,1%, pari a 1.116 posti che portano il comparto a 22.801 addetti. “Sarebbe opportuna un’analisi dettagliata sui servizi – conclude Corrarati – per capire se la crescita è legata più ad aziende innovative o ad aziende che effettuano servizi poco qualificati. In quest’ultimo caso, potrebbe significare che c’è un ricollocamento di lavoratori verso occupazioni meno qualificate, con una probabile dispersione di competenze”.