“Non vedi occasioni di crescita? Conta su CNA” è stato il tema al centro del confronto promosso da CNA Est Romagna in occasione della propria Assemblea svoltasi a Gatteo. Hanno preso parte all’incontro Lia Montalti, consigliera regionale Emilia Romagna; Marco Gasperini, presidente CNA Est Romagna, Franco Napolitano, direttore generale CNA Forlì-Cesena ed i Consulenti CNA.
Il confronto si è incentrato sulla presentazione delle opportunità economiche che le imprese potranno utilizzare nel 2016, con riferimento sia alle nuove normative previste sia dalla Legge di Stabilità, che dai bandi per contributi in fase di emanazione.
I consulenti di CNA presenti all’incontro, nella discussione e ad anche rispondendo alle domande del pubblico, hanno affrontato in particolare quattro ambiti di opportunità, a partire da quelle fiscali previste nelle Legge di stabilità in approvazione, dal Bando INAIL (ISI), che l’ente ha riconfermato, anche nel 2016, dall’Ente Bilaterale (EBER) a cui versano le imprese artigiane con dipendenti, ed infine dai nuovi Bandi Regionali che, attraverso il POR FESR europeo ed altre misure, la Regione destinerà al territorio per ricerca e innovazione, utilizzo di nuove tecnologie informatiche, investimenti in turismo. La consigliera regionale Lia Montalti ha evidenziato come il prossimo biennio 2016-2017 sarà quello in cui verranno erogate la gran parte delle risorse a favore dei progetti per le imprese. Di fatto i bandi non sono ancora stati presentati, per questo CNA ha sottoposto alla consigliera, cinque proposte concrete su come declinare i prossimi bandi. In particolare, attraverso l’intervento di Roberto Nini, membro della presidenza di CNA Est Romagna e presidente di CNA Formazione, sono stati sottolineati 5 punti cruciali:
1) Tempistiche: sono necessari bandi subito, con tempi di risposta veloci, le imprese non possono aspettare mesi per sapere se poter fare o meno l’investimento;
2) Retroattività: da due anni non escono bandi, perciò è utile recuperare anche gli investimenti già fatti dalle imprese;
3) Micro imprese: il cuore del nostro territorio è fatto da micro e piccole imprese. E’ necessario che siano fatti bandi ad hoc, che prevedano anche piccoli investimenti, ma che siano accessibili alle imprese meno strutturate;
4) Meno burocrazia: non è possibile che per partecipare a un bando sia necessaria una perizia tecnica e un consulente per la scrittura del bando. I bandi devono essere semplici e accessibili direttamente dalle imprese;
5) Investimenti: è necessario che i prossimi bandi prestino molta attenzione ad investimenti tangibili come l’acquisto di nuove macchine, strumenti, la formazione degli imprenditori.
Su questi punti CNA ha fornito alla consigliera regionale anche un documento, affinché possa portare ufficialmente queste proposte concrete e a costo zero nei luoghi dove verranno stabiliti i bandi in prossima uscita.