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Passaggio generazionale, un’opportunità da cogliere

Passaggio generazionale, un’opportunità da cogliere

Il tema del passaggio generazionale delle aziende, e della sua importanza per il tessuto economico e sociale di un territorio, è sicuramente cruciale e molto sentito dagli imprenditori. CNA Arezzo ha organizzato perciò un incontro per affrontarne i risvolti, compreso l’aspetto psicologico ed emozionale.

Il passaggio generazionale – spiega Fabio Mascagni, presidente di CNA Arezzo – rappresenta un momento cruciale per artigiani e Pmi, non solo come cambiamento di leadership, ma come opportunità di rinnovamento e crescita. È fondamentale prepararsi a questo momento con largo anticipo, sviluppando un piano strategico che coinvolga non solo la transizione dei ruoli, ma anche la trasmissione dei valori, della cultura aziendale e delle competenze necessarie per affrontare le sfide future. Il passaggio generazionale non deve essere visto come una fine, ma come un nuovo inizio”.

“Il nostro progetto – prosegue Mascagni – è nato sulla base dell’analisi dei dati della nostra base associativa. Ci siamo resi conto che un terzo degli associati ha tra i 51 e i 60 anni e per questo riteniamo necessario fare luce sul futuro delle imprese una volta che chi le guida andrà in pensione. All’opposto, i giovani sotto i 40 anni sono un numero molto basso, il 13%. Altri dati su cui è stata posta l’attenzione sono il crescente invecchiamento della popolazione e lo scarso ricambio degli attivi, per cui ci sono sempre più persone vicine alla pensione, ma sempre meno giovani – conclude – pronti a entrare nel mondo del lavoro e a prendere il loro posto”.

Un tema rilanciato anche dal presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, Massimo Guasconi: “Lo sviluppo economico italiano degli ultimi anni ha avuto come protagoniste le imprese artigiane, molto spesso strutturate in forma familiare. La sovrapposizione tra famiglia e impresa comporta conseguenze che possono generare, al tempo stesso, benefici o svantaggi e che possono causare, se non gestite adeguatamente, forti criticità con rischi gravi anche per la stessa prosecuzione aziendale. Nei prossimi anni, per motivi demografici, assisteremo a un impetuoso ricambio generazionale, aggravato dalla forte denatalità. Le nostre imprese – prosegue Guasconi – devono quindi prepararsi ad affrontare la sfida della continuità aziendale. L’incontro organizzato da CNA Arezzo costituisce un’occasione importantissima per offrire le necessarie conoscenze tecniche e soprattutto per far crescere la consapevolezza delle opportunità e dei pericoli che questo passaggio obbligato comporta”.

Al professor Gaetano Aiello, docente di Economia e Gestione delle finanze dell’università di Firenze, il compito di inquadrare l’argomento in senso più generale, fornendo anche una chiave di lettura basata sul concetto espresso da uno dei massimi economisti italiani, Giacomo Becattini, “L’impresa è un progetto di vita. I progetti di vita – evidenzia – tengono assieme visioni relative all’impresa, alla famiglia, alla propria condizione personale, alle percezioni sull’evoluzione del contesto economico e sociale nel quale impresa e la famiglia sono radicate. I casi possono essere diversissimi: dall’imprenditore senza successori, all’impresa familiare con più soggetti coinvolti nella successione a vario titolo”.

Per supportare le imprese – continua – è necessario comprendere appieno il progetto di vita dell’imprenditore, la sua visione del futuro, le intenzioni riguardo al ruolo dei familiari, i progetti di vita di quanti sono impegnati o potrebbero essere impegnati in futuro. L’obiettivo finale di ogni azione a supporto del cambiamento generazionale non può che essere la tutela del lavoro e delle persone impegnate all’interno delle imprese. L’impresa può continuare a esistere attraverso una successione familiare, può passare a una nuova proprietà, può aggregarsi ad altre, può cessare con trasferimento di attività e risorse ad altre imprese. È più importante tutelare competenze, capacità produttive e di servizio, competitività di un comparto rispetto alla necessità di rispondere alle esigenze dei territori nei quali l’impresa è radicata”.

All’incontro ha partecipato anche la psicologa Elisa Bartolini, che ha approfondito le tematiche legate agli aspetti più personali di un passaggio generazionale: “La velocità con cui il mondo del lavoro cambia è ben diversa da quella con cui si costruiscono relazioni umane stabili e consolidate. La difficoltà a lasciare, e il timore di vedere stravolti anni di tradizione e sacrificio, possono generare degli ostacoli interni, che potrebbero essere d’intralcio a un sereno e soddisfacente passaggio di testimone. I conflitti causano malessere e spostano inevitabilmente il focus da ciò che è davvero importante”.

L’iniziativa, che ha suscitato anche un ricco dibattito, ha avuto due testimonial d’eccezione come Gianfrancesco e Francesco Sebastiano Chiericoni che hanno raccontato il loro passaggio di consegne nel ruolo di araldo della Giostra del Saracino. L’incontro, ha concluso la direttrice di CNA Arezzo, Edi Anasetti, rappresenta l’inizio di un percorso che affiancherà le imprese associate CNA su tutte le tematiche legate alla continuità aziendale.

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