“L’obiettivo che ci dobbiamo porre, e questo stiamo facendo come CNA Pensionati con le nostre iniziative di confronto e di sensibilizzazione sui vari territori, è quello di comprendere come vivere meglio. È una prospettiva a media e a lunga gittata su cui, però, occorre porre le basi sin da adesso. Perché dopo potrebbe essere troppo tardi”. Queste le conclusioni del segretario nazionale CNA Pensionati, Mario Pagani, all’incontro promosso da CNA Pensionati Ragusa. Nel suo discorso, Pagani ha posto l’accento in particolare sulla necessità della prevenzione e sulla qualità della vita.
L’incontro, intitolato “Pensionati attivi e connessi”, ha puntato i riflettori soprattutto sulla salute e sul benessere della persona, focalizzandosi su uno dei maggiori problemi del sistema sanitario nazionale: quello delle liste di attesa. Problema che è aggravato dal costante decremento dei fondi destinati alla Sanità, di cui a pagare le conseguenze sono sempre le fasce più deboli, quali hanno maggiore necessità di un tempestivo accesso alle cure: le persone più anziane.
All’evento, oltre a Mario Pagani, sono intervenuti il presidente regionale e il segretario regionale di CNA Pensionati, Raimondo Augello e Mario Filippello, il vicepresidente nazionale, Pippo Cascone, il segretario territoriale CNA Ragusa, Carmelo Caccamo, e il segretario CNA Pensionati Ragusa, Franco Spadaro.
Spadaro si è soffermato sulla questione dei ritardi per la richiesta delle invalidità civili: “la provincia di Ragusa rischia di perdere uno dei servizi di prossimità garantito da Asp e Inps. Si sono accumulati negli anni ritardi enormi per le convocazioni a visita per il riconoscimento delle invalidità civili, la commissione medica di Ragusa convoca a distanza di sei mesi dalla domanda, mentre su Vittoria e Modica si va ancora oltre con convocazioni a distanza di otto mesi dalla richiesta. Ritardi che incidono sulle prestazioni economiche legate all’invalidità, ma anche sul riconoscimento delle situazioni di handicap e disabilità. A questo si è aggiunta la difficoltà da parte dell’Inps di far fronte alle revisioni delle domande di invalidità civile. La carenza di medici nella struttura provinciale ha causato una giacenza di circa 5mila domande, 5mila cittadini da sottoporre a visita.”
Un problema che è stato anche centro del discorso del vicepresidente vicario CNA pensionati Ragusa, Giombattista Giudice, secondo cui la deriva di ricorrere alla sanità privata è una non soluzione che sta minando alla base il diritto alla salute dei cittadini.
Di aspetto “politico”, invece, gli interventi di Augello, che ha sottolineato la necessità di una cura più consistente nei confronti dei pensionati, non foss’altro perché il loro numero è destinato ad aumentare nei prossimi dieci anni, e di Filippello che ha evidenziato la doppia velocità dell’assistenza sanitaria in Sicilia e la necessità di una stagione di lotta per evitare che la forbice nei confronti di chi rientra in questa fascia si allarghi ulteriormente, facendo crescere il numero di chi, già ora, con la pensione, si trova a vivere sotto la soglia della povertà.