Gli artigiani e il sistema delle piccole imprese sono allo stremo delle forze. Sono i più colpiti da una crisi economica senza precedenti che rischia di trasformarsi in una pericolosa depressione senza interventi incisivi e rapidi. Le misure finora adottate dal Governo con il Decreto Cura Italia e con il Decreto Liquidità non stanno producendo gli effetti annunciati a sostegno del tessuto economico. I primi 350 miliardi di euro stanziati dal Governo faticano a trasferirsi al sistema delle imprese anche per procedure macchinose che ritardano la trasmissione dei benefici.
Pertanto sono necessari e urgenti interventi di ristoro e indennizzo a fondo perduto a favore delle imprese più piccole per far fronte ai mancati ricavi nel periodo di chiusura e sostenere i numerosi e onerosi costi fissi, a cominciare dagli affitti. CNA apprezza pertanto l’orientamento espresso dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli di concentrarsi sulle imprese più piccole definendo misure di ristoro e indennizzo per artigiani e micro imprese seguendo l’esempio di Paesi come Francia e Germania.
L’auspicio è che gli interventi prospettati dal Ministro Patuanelli si traducano rapidamente in misure concrete e efficaci per consentire di superare la fase più acuta dell’emergenza sanitaria ed economica.
Sarebbe una cosa buona e giusta, senza la burocrazia che sta uccidendo tutte le attività. Per la prima volta in una nazione che ha esportato il diritto Romano nel 90% degli stati
Questa è Italia tutti che parlano e promettono ma alla fine è solo propaganda elettorale.cerchiamo di portare a casa la pelle e quando tutto si calmerà andiamo tutti ma proprio tutti in piazza non con slogan ma facciamo vedere con i fatti come farli saltare TUTTI!!!!
Sacrosanto in un momento critico come questo .
Si fanno tante parole e pochi fatti
Quando vai a chiedere in banca non è per niente semplice ottenere della liquidità cosa che all’estero accade
Io sono una piccola impresa che lavora da 40 anni e non mi sono mai trovato in difficoltà ma ora bisogna intervenire perché come me ci sono tante altre realtà
Se posso dare un consiglio invece di restituire il denaro in sei anni perché i primi due anni non richiedete nulla e poi partite con le rate come fa l inps per le start up
Cordiali saluti
Finanziare a fondo perduto le piccolissime imprese sempre più tartassate sia dalle tasse sia dai clienti x i mancati o ritardati pagamenti o addirittura anche dai fornitori, che minacciano sempre di togliere il lavoro se non hanno scontistiche di comodo, sarebbe proprio una bella cosa il fondo perduto anche perché il finto finanziamento del 25% su 25000€ sul fatturato del 2019 in realtà non è altro che un indebitamento ulteriore con le banche, MA ANCHE NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BEN VENGA IL FONDO PERDUTO X PAGARE AFFITTI, BOLLETTE, MANCATO GUADAGNO E FUTURE TASSE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le banche come al solito trovano mille difficoltà a darti il piccolo prestito, ovviamente chi già era in sofferenza, nulla, eppure i prestiti fino a 25.000€ sono garantiti dallo stato.
Come al solito viene aiutato chi i soldi li ha. Sicuramente è auspicabile un contributo a fondo perduto.
Il vero problema sarà la mancanza di turismo per il nostro settore. Quando potremo vendere ceramica ,a chi?
Indennizzi a fondo perduto per artigiani e piccole imprese ?????
sinceramente non ci credero’ nemmeno quando vedro’ i soldi accreditati sul conto corrente!!!!!!!
Anche perchè se cio’ dovesse realmente accadere state pur certi che ce li sfileranno da un altra parte con gli interessi come è sempre successo.
Sono grande!!!!! non credo piu’ a BABBO NATALE.
Patrick
Penso che servirebbe un contributo a fondo perduto per le piccole e medie imprese tenendo conto degli incassi dei primi sei mesi del 2019 altrimenti molte aziende non saranno in grado di riaprire e possibilmente eliminare la lungaggine della burocrazia che comunque anche prima del corona virus stava strangolando le imprese
OK