Come da tradizione anche la Legge di Bilancio 2020 ha subito ritocchi poco più che marginali durante i due mesi di discussione in Parlamento. A fare i calcoli è il Centro Studi CNA. Eccoli nel dettaglio.
L’impianto della manovra è stato sostanzialmente confermato a partire dall’entità dell’intervento, pari 31,556 miliardi, 200 milioni in più rispetto al documento varato dal Governo.
Spazi di modifiche quasi nulli a causa del peso delle clausole di salvaguardia, oltre 26,2 miliardi. La composizione finale della manovra prevede 26,96 miliardi di minori entrate (27,36 miliardi nel testo iniziale) e 4,59 miliardi di maggiori uscite (3,95 miliardi nel Ddl entrato in Parlamento).
Tra le maggiori uscite le principali variazioni riguardano il capitolo del rinnovo dei contratti pubblici che passa da 450 a 612 milioni e quello delle misure per la crescita da 286 a 455 milioni di euro. Invariate le maggiori risorse per la famiglia (638 milioni) e per regioni e enti locali (290 milioni).
Le modifiche più pronunciate riguardano le maggiori entrate per effetto della revisione delle nuove imposte su ambiente e zucchero. Nel testo iniziale per Plastic Tax e Sugar Tax era indicato un gettito di 1,43 miliardi. Le modifiche introdotte, dimezzamento della tassa sulla plastica e rinvio dell’entrata in vigore, hanno abbassato il gettito previsto a 318 milioni. Nel complesso le maggiori entrate scendono da 6,41 a 5,07 miliardi mentre le minori uscite passano da 8,66 a 9,40 miliardi.