“Per le imprese di autotrasporto il gasolio incide per oltre il 30% sui costi totali di gestione, occorrono misure eccezionali per contenere il costo dell’energia“. Così Cna-Fita nel corso di un’audizione sull’aumento dei costi nel settore dell’autotrasporto, presso la commissione Lavori pubblici del Senato. Tra le varie proposte avanzate, Cna-Fita chiede di “rivedere la norma sull’adeguamento automatico del costo del gasolio e renderla effettivamente cogente, unitamente all’introduzione, anche temporanea, di un credito di imposta che compensi l’incremento del costo del carburante“. Secondo Cna-Fita “per diminuire il numero delle imprese di autotrasporto e aumentarne il livello dimensionale, si potrebbe pensare a una forma di incentivazione che ne favorisca l’esodo”. Un’altra proposta prevede di “aumentare il rimborso attualmente previsto per il Marebonus, così da compensare gli incrementi dei costi di traghettamento da e per la Sicilia“.
Inoltre per contenere gli aumenti dei costi da e per la Sardegna (che non rientra nel “Marebonus”), introdurre, nell’immediato, una forma di compensazione che consenta di contenere i costi di traghettamento e, contestualmente, in proiezione futura e strutturale, rivedere la legislazione sulla continuità territoriale.