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Personale qualificato, anche le PMI hanno difficoltà. CNA: “Le nostre aziende non trovano nemmeno autisti di mezzi pesanti”

“Non solo ingegneri, manager, scienziati ed esperti di finanzia. Il mercato del lavoro delle PMI necessita di figure qualificate anche tra gli artigiani, come la ricerca della Camera di Commercio pubblicata oggi ha evidenziato”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV.

Secondo l’Istituto di ricerca dell’ente camerale il 30,4% delle imprese locali intende assumere nuovo personale nel 2016. I responsabili del personale lamentano difficoltà nel reperimento di ingegneri, esperti in finanza e management, diplomati in matematica e scienze naturali e di personale tecnico-sanitario.

“La ricerca del personale qualificato – commenta Corrarati – rimane un problema per tutte le aziende, non solo quelle dei settori più avanzati. Ne è un esempio la difficoltà da parte di molte nostre ditte nel reperire autisti di mezzi pesanti, oppure personale specializzato in mestieri artigiani come quelli del legno, del ferro e delle finiture edili. Concordiamo con il presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, sul fatto che il basso tasso di disoccupazione è un bene prezioso. Però domanda e offerta di lavoro non si incontrano in tempi celeri, disperdendo risorse sia per chi cerca collaboratori, sia per chi vuole trovare un posto”.

CNA-SHV sottolinea che non va trascurata la tematica della conoscenza delle lingue, che sempre più è una necessità per le aziende. “La ricerca di profili molto qualificati come ingegneri e architetti – aggiunge il presidente degli artigiani CNA-SHV – deve oi trovare la giusta collocazione in un mercato fatto di piccole e medie aziende dove queste figure possono essere un valore aggiunto, purché si sappiano adeguare alle dimensioni e alle metodologie di lavoro caratteristiche della micro aziende, che non seguono schemi e metodi strutturati come avviene nelle attività Industriali. Va pensato un sistema innovativo che avvicini domanda e offerta tramite le nuove tecnologie e la digitalizzazione delle aziende, ma anche dell’Amministrazione pubblica e del mondo scolastico. Occorre collegare, non solo su un portale ma anche nella realtà, gli attori del mercato del lavoro prevedendo modelli e moduli che facilitino l’incontro tra le parti. Crediamo che la Camera di Commercio possa svolgere un ruolo da capofila e da traino come punto di raccolta e smistamento dei dati”.

Dall’inizio dell’anno le PMI hanno contribuito alla crescita dei posti di lavoro con un +2,8 % su base nazionale. “Ora – conclude Corrarati – è necessario poter trovare strumenti e che superino le vecchie logiche di ricerca personale, introducendo reti digitali che siano strumento per l’incontro immediato”.

 

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