Era già tutto previsto. Le criticità relative al trasporto degli studenti si sono palesate dopo appena due giorni dall’apertura delle scuole in tutta la provincia di Pesaro, soprattutto all’uscita dalle scuole. Bus affollati, studenti costretti a rimanere a terra per il troppo affollamento. E, secondo CNA Fita, non siamo che all’inizio.
Molti istituti, infatti, non sono ancora in piena attività, con alcune classi che devono ancora riprendere le lezioni in presenza. E il bel tempo di questi giorni ha spinto molti a raggiungere la scuola con mezzi propri, alleggerendo di fatto i trasporti pubblici.
“Era chiaro ed evidente – afferma il responsabile di CNA Fita provinciale, Riccardo Battisti – che le sole flotte gestite da Adriabus non avrebbero retto l’urto del trasporto studenti con le nuove regole imposte dai protocolli anti-Covid per quanto riguarda i trasporti pubblici. Ed era per questo che avevamo chiesto un monitoraggio ed un coordinamento preventivo del trasporto studenti da parte della Regione Marche. Cosa che peraltro avviene in altre regioni limitrofe dove il trasporto degli studenti è stato coordinato dalle istituzioni regionali e non da consorzi e società di trasporto ai quali non può essere delegato anche il monitoraggio e il controllo di un servizio che essi stessi effettuano”.
Proprio sulla questione del sovraffollamento CNA Fita aveva proposto di affiancare alla flotta pubblica la possibilità di usufruire anche di bus di aziende di trasporto private che a causa della sospensione di gite, tour e itinerari turistici hanno molti dei loro mezzi fermi. “Si tratterebbe di mezzi idonei con relativo personale che potrebbero andare a coprire i tanti buchi lasciati dal trasporto pubblico – conclude Battisti – Abbiamo già fornito alla Regione Marche un primo elenco di aziende disponibili a svolgere il servizio con relativo parco veicolare a disposizione”.