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Sono circa 30mila le imprese interessate dall’accordo di rinnovo del CCNL Area Alimentazione-Panificazione, e circa 100mila gli addetti. L’accordo, che abbiamo sottoscritto nella nostra sede insieme alle altre organizzazioni datoriali e FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, ha vigenza quadriennale (2019-2022).

Cosa prevede l’accordo

L’accordo prevede un incremento retributivo a regime di 77 euro lordi, a livello 3A per il settore alimentazione; 74 euro a livello 2A per il settore della panificazione; 88.13 al parametro convenzionale 137 per il settore delle imprese alimentari non artigiane, fino a 15 dipendenti. A integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfetario una tantum di 140 euro. La normativa contrattuale si applica anche alle imprese che somministrano alimenti e pasti per la clientela in attività di ristorazione.

CNA Agroalimentare: grazie ad accordo, recupero di competitività

“Che si sia giunti a un’intesa soddisfacente a sostegno di tutta la filiera dell’agroalimentare è un risultato positivo – ha dichiarato Francesca Petrini, presidente di CNA Agroalimentare -.  Positivo anche che nell’accordo di rinnovo siano state inserite norme che consentiranno alle nostre imprese di recuperare competitività dopo un lungo periodo di incertezze, dovuto alla pandemia. In un contesto produttivo tuttora estremamente delicato e complesso, la sottoscrizione del rinnovo contrattuale costituisce indubbiamente un punto fermo, sia sul piano delle relazioni sindacali che per il rafforzamento delle imprese del comparto”.

Oltre alla presidente, Francesca Petrini, alla firma dell’accordo erano presenti Gabriele Rotini responsabile nazionale di CNA Agroalimentare, Maurizio De Carli responsabile dipartimento relazioni sindacali e Angelo Cicerone dell’Ufficio politiche contrattuali.