Attorno al nuovo piano della Regione Veneto che riguarda la pianificazione energetica si sono stretti imprese ed amministratori al convegno organizzato dalla Cna Rovigo con il contributo di Ebav con il patrocinio della stessa Regione Veneto e della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare.
Il documento presentato, nell’ambito della settimana dell’energia sostenibile della Comunità Europea, si candida ad essere il primo in Italia in materia e contiene indicazioni precise per imprese e istituzioni con un lavoro partito addirittura nel 2012 da parte della struttura dedicata dell’ente regionale.
“Con il documento regionale di pianificazione energetica – ha commentato l’assessore regionale Cristiano Corazzari – stiamo affrontando argomenti che si sposano perfettamente con le tematiche legate al territorio e la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Sono temi che rappresentano opportunità di lavoro anche per le imprese artigiane. In questo processo – continua l’assessore – gli Enti locali saranno sicuramente coinvolti anche nell’ambito della sfida in atto denominata “patto dei sindaci”.
Coordinato da Giuseppe Fasiol e Franco Cestonaro il meeting ha visto anche il contributo di Antonio Fantoni, presidente di Cna Installazioni ed Impianti. “Dobbiamo garantire una miglior qualità della vita alle future generazioni – ha commentato -. Gli investimenti si sposteranno rapidamente per la riqualificazione energetica rivedendo gli standard precedenti in modo da equilibrare gli obiettivi anche collegati agli obblighi di legge e al miglioramento della qualità della vita della comunità con ricadute sociali. Dovremo ragionare con una filosofia diversa – esclama Fantoni e l’associazione è pronta per un mercato che presenta grosse opportunità. Dico anche che all’impresa pubblica spetta il ruolo strategico che non può essere fatto da altri ma non deve interferire con il lavoro del privato che viene fatto con professionalità ed efficienza.”
“Ci tengo ad affermare – ha dichiarato Giuseppe Fasiol, dirigente della Regione Veneto – che il piano non è pensato per creare vincoli ma sviluppo per tutti. La programmazione comunitaria ci richiama alle azioni in corso per favorire la conoscenza delle opportunità in corso per una maggiore coscienza dal punto di vista ambientale e efficientamento energetico.”
I due interventi tecnici di Francesca Zuliani, funzionario regionale, e Paolo Davià, dirigente della sezione Lavori Pubblici dell’ente regionale hanno toccato i dettagli del piano regionale e i bandi previsti dal POR 2014-2020.
Federico Della Puppa, docente di economia allo Iuav e coordinatore studi socioeconomici di Theorema, ha sviluppato un’analisi precisa sugli scenari e le prospettive di sviluppo nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica nel Veneto.
“Il mercato oggi delle costruzioni – afferma Della Puppa – è stimato in 12 miliardi con 4,4 miliardi di euro dedicato al nuovo e 7,6 miliardi di euro dedicato al rinnovo invertendo il rapporto. Circa il 60/65% degli investimenti è destinato al rinnovo ma già i dati ci dicono che si arriverà all’80%. La nuova costruzione è un mercato residuale e dobbiamo dirlo – continua il docente IUAV – perché non torneremo al passato dove l’edilizia che consumava suolo l’ha fatta da padrona senza guardare all’equilibrio del territorio. Tra 12 anni il 70% delle abitazioni avrà più di 40 anni lasciando intendere chiaramente quale sarà la tendenza con un consumo del suolo pari al 9,5%.
La crisi ha anche ridisegnato le aziende sul territorio vedendo in aumento le società di capitali artigiane.
Dal 2008 ad oggi abbiamo perso oltre il 20% di occupazione quindi si rovescia anche la logica di assistenza sociale. C’è però un piccolo segnale positivo che dice che dal 2015 la crisi occupazionale sembra terminata.”
Intensa anche l’attività di Cna al riguardo: “Con questo convegno – commenta Franco Cestonaro funzionario di Cna Rovigo – ci rivolgiamo a circa 1600 imprese della provincia di Rovigo che coinvolgono oltre 4000 addetti del settore. Desidero sottolineare l’importanza della formazione per Cna Rovigo che nei primi sei mesi ha sviluppato oltre 2400 ore di training per il settore in vari temi con circa 15 seminari e convegni pubblici sulle varie problematiche professionali.”