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“Pianificazione energetica regionale: opportunità di crescita per il territorio”.

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I massimi esperti della Regione Veneto, insieme al mondo dell’università e della ricerca, si ritroveranno venerdì prossimo alle 15 nella sede rodigina della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare per affrontare il piano energetico regionale unitamente alle linee di finanziamento previsto dai bandi comunitari.

Il convegno, realizzato con il contributo di Ebav, vedrà la partecipazione di Francesca Zuliani, funzionario regionale, che illustrerà la pianificazione energetica della Regione Veneto. A Paolo Davià, dirigente della sezione Lavori Pubblici dell’ente regionale, toccherà il compito di illustrare i bandi previsti dal POR 2014-2020 mentre a Federico Della Puppa, docente di economia allo Iuav e coordinatore studi socioeconomici di Theorema, è riservata la parte relativa agli scenari e le prospettive di sviluppo nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica nel Veneto. Parteciperà anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari mentre il convegno, dopo i saluti del presidente di Cna Rovigo David Gazzieri, sarà coordinato da Giuseppe Fasiol e Franco Cestonaro.

“Rafforzare il rapporto con la Regione Veneto e l’Università, trattare il tema della sostenibilità e del ruolo degli enti locali, parlare alle imprese e alle istituzioni: sono questi alcuni messaggi – afferma Alessandro Monini direttore di Cna Rovigo – che vogliamo trasmettere. Parleremo dell’importante ruolo che avranno i bandi comunitari di prossima emanazione a supporto all’energia sostenibile. Sono temi – continua Monini – significativi per il settore impiantistica e costruzioni e rappresentano opportunità a livello territoriale per recuperare ambiti di operatività in settori in crisi come l’edilizia.

Non bisogna vivere nell’emergenza quando si parla di ambiente – dichiara il direttore di Cna Rovigo – o quando il pm10 ha superato le soglie minime ma vogliamo un’azione continua con il coordinamento regionale e locale creando cultura rispetto all’ambiente dove ogni cittadino può fare la sua parte per la sensibilizzazione della comunità.

Servono progettualità che siano predisposte per il breve ma anche per il medio e lungo periodo e come associazione – conclude Monini – cerchiamo di fare il nostro ruolo in un contesto di un programma più ampio di opportunità per le imprese.”

Il ruolo delle imprese viene richiamato in modo deciso anche da Antonio Fantoni, presidente di Cna Installazione e impianti. “L’argomento tocca a 360 gradi il settore edilizio e dell’impiantistica – afferma Fantoni-. La tendenza è la progressiva scomparsa delle fonti fossili per introdurre nuove fonti per la salvaguardia dell’ambiente. Le risorse che oggi si spendono per il petrolio andranno progressivamente utilizzate per le nuove tecnologie e il benessere ambientale. Per cui – continua Fantoni – dovremo abituarci ad utilizzare sistemi che migliorano l’ambiente.

Molti di questi investimenti coinvolgeranno le imprese che dovranno avere una mentalità adeguata al cambio di nuovi sistemi, di materiali e di tecnologie.

Il sistema residenziale futuro – analizza Fantoni – sarà molto diverso da quello attuale per cui le imprese avranno bisogno di competenza e formazione. Non parliamo solo di opportunità di business ma anche di ricaduta sociale perché ci saranno ripercussioni forti sui comportamenti delle persone e della comunità.

Anche le istituzioni – conclude Fantoni – dovranno adeguarsi velocemente, insieme al mondo professionale, e l’associazione è vicina alle imprese che dovranno trovare rapidamente anche soluzioni per aggregarsi e poter competere in modo vincente.”

A descrivere del perché dell’iniziativa ci ha pensato Franco Cestonaro, funzionario di Cna per il settore impiantistica. “L’iniziativa rientra nel programma delle città e comunità intelligenti che punta al 2030. Ci saranno obiettivi importanti di abbattimento dei valori già stimati fino al 2020 ma la sostanza è che bisogna creare una nuova cultura in Italia. Con questo convegno ci rivolgiamo a circa 1600 imprese della provincia di Rovigo che coinvolgono oltre 4000 addetti del settore. Desidero sottolineare – continua Cestonaro – l’importanza della formazione per Cna Rovigo che nei primi sei mesi ha sviluppato oltre 2400 ore di training per il settore in vari temi con circa 15 seminari e convegni pubblici sulle varie problematiche professionali. Non abbiamo trascurato nemmeno la scuola pur rappresentando le imprese del territorio che vogliono essere protagoniste di questo cambiamento il tutto con un occhio di riguardo al tema della sicurezza, tasto alle volte dolente per il nostro territorio.”

 

Programma in allegato

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