export export Piemonte

“È fondamentale puntare su nuove strategie per l’internazionalizzazione: cercare nuovi mercati, rafforzare il legame tra pubblico e privato e sostenere investimenti mirati in digitalizzazione, innovazione e formazione professionale. Senza un impegno deciso in questi ambiti, il mondo dell’artigianato rischia il collasso”. Così Delio Zanzottera, segretario di CNA Piemonte, dopo la presentazione dei dati di Unioncamere dai quali risulta che l’export del Piemonte è calato del 4,9% in un anno.
“Valorizzare l’artigianato – ha spiegato Zanzottera – significa investire nel patrimonio culturale e produttivo della nostra regione, garantendo una risposta efficace alle sfide attuali e future. Solo attraverso un impegno condiviso e sinergico, che integri la salvaguardia delle eccellenze locali, il supporto alle Pmi e un’azione decisa contro le barriere commerciali imposte da politiche protezioniste, sarà possibile rilanciare il sistema produttivo piemontese e far sì che il Piemonte continui a essere sinonimo di qualità, innovazione e resilienza”.
“Da cinque anni a questa parte – ha continuato – il sistema produttivo piemontese è stato colpito da continue crisi. Nonostante le difficoltà, la resilienza, in particolare delle piccole e medie imprese, si è dimostrata encomiabile, attestando capacità e qualità uniche, anche in un contesto di turbolenze di mercato e crescenti dubbi sulle politiche protezioniste che stanno prendendo piede. Il prospetto che emerge dai dati Unincamere traccia un quadro che mette in allarme alcuni comparti come il manifatturiero (-2,3%), il chimico (- 0,9) oltre all’automotive (-21%) e guarda con una sottile fiducia altri come l’enogastronomia (+4,7) e la meccanica (18,5%).4. Il saldo commerciale positivo tra entrate e uscite, pari a +15 milioni, rassicura sulla tenuta economica complessiva, ma impone al contempo di rafforzare la collaborazione con le istituzioni per fare fronte comune alle sfide“.