Il progetto della Cna di Ascoli Piceno, per realizzare una “Cittadella delle Attività Produttive” nella zona industriale del comune terremotato di Arquata del Tronto, ha ricevuto il sostegno di Pirelli e dei suoi dipendenti in Italia, grazie a una donazione di 225 mila euro.

Il progetto è stato scelto da Pirelli in quanto funzionale alla ripresa delle imprese del territorio, impossibilitate a proseguire l’attività produttiva a causa dei danni subiti a capannoni e laboratori in seguito al terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso agosto. Fin dai giorni immediatamente successivi alle prime scosse di terremoto della scorsa estate, Pirelli & C. Spa aveva avviato una raccolta di fondi tra i propri dipendenti in Italia. Alla somma risultante dalle donazioni dei dipendenti, l’Azienda ha aggiunto un ammontare equivalente, portando in tal modo la cifra complessivamente raccolta a 225mila euro.

“La Cittadella – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – è un progetto che abbiamo pensato per contribuire alla ripartenza del tessuto economico delle zone terremotate. Grazie al lavoro di tutti e al supporto del sistema nazionale della Cna, questo non è più un sogno, ma una realtà da condividere e costruire con le imprese e l’amministrazione comunale di Arquata”.

Il progetto, presentato dalla Cna Picena – che è supportata dal Comune di Arquata del Tronto – prevede l’edificazione, l’urbanizzazione e la messa in operatività di un lotto di 1.988 metri quadrati situato nella zona industriale della frazione di Pescara. La “Cittadella” accoglierà attività produttive artigiane e commerciali, che potranno ripartire nello stesso comune malgrado le devastazioni causate dai terremoti di questi mesi.

Cna e Comune di Arquata sono già in stretto contatto con le imprese del territorio per definire le attività che animeranno la “Cittadella”. Il progetto ha già raccolto l’adesione di un’azienda del settore manifatturiero che opera nel campo dell’artigianato artistico e tradizionale, di un’azienda del settore ristorazione e di altre cinque imprese dei settori commercio, servizi e somministrazione prodotti.

“Già dall’estate abbiamo condiviso un percorso con la Cna – spiega Piergiorgio De Marco, consigliere alle Attività produttive per il comune di Arquata del Tronto – consapevoli che per il nostro territorio la ripartenza delle attività produttive sarebbe stato l’unico rimedio al rischio di desertificazione. Gli sviluppi delle azioni messe in campo dalla Cna ci danno speranza per il futuro”. Dichiarazioni a cui fa eco il presidente della Cna di Ascoli Piceno, Luigi Passaretti: “Lavoriamo alla ripartenza della nostra zona montana e stiamo mettendo in campo tutte le sinergie possibili per dare una speranza e un futuro a questo territorio”.

“La questione più delicata da risolvere è quella delle macerie presenti nella zona ed eventualmente da utilizzare – spiega ancora Balloni – ma la costruzione dei capannoni per ospitare le prime attività non dovrebbe richiedere più di 40 giorni”.

La Cna di Ascoli continua intanto ad essere impegnata per sostenere le piccole imprese dell’area del ‘cratere’ che hanno subito blocchi o danni consistenti dagli eventi sismici degli ultimi mesi, compresi quelli del 18 gennaio. “Siamo molto preoccupati per i danni indiretti patiti dalle aziende – continua Balloni – che in alcuni casi hanno provocato riduzioni del fatturato anche del 40 per cento da novembre ad oggi. Ci auguriamo che il nuovo decreto governativo per il terremoto, che giudichiamo in maniera moderatamente positiva, ci aiuti ad affrontare nel concreto le problematiche sul tappeto, con criteri idonei ad intervenire nel merito delle necessità e delle urgenze delle imprese e dei lavoratori colpiti dagli effetti del sisma”.