A seguito dell’appello lanciato dalla CNA nazionale a Governo e Parlamento per migliorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, CNA Piemonte ha organizzato l’incontro dal titolo “Norme vecchie e incomplete per le revisione dei veicoli“, nel corso del quale i parlamentari piemontesi, i consiglieri regionali, i vertici delle commissioni nazionali e regionali competenti in materia di trasporti hanno sottoscritto l’appello.
Il documento mette al centro la necessità di intervenire sul meccanismo delle revisioni dei veicoli di competenza delle Motorizzazioni, elencando una serie di misure per disegnare un efficiente sistema per le revisioni periodiche dei veicoli. In particolare, si richiede con urgenza il decreto per estendere le attribuzioni dei centri di controllo privati alla revisione dei mezzi pesanti, compresi i rimorchi, azzerando le lungaggini burocratiche; rendere attuativa l’autorizzazione a tutte quelle operazioni di collaudo che già oggi i centri di controllo privati sarebbero in grado di assicurare; rafforzare il ruolo di supervisione generale degli uffici della Motorizzazione; dare piena attuazione alla nuova disciplina sugli ispettori dei centri di controllo privati.
Si tratta di alleggerire le incombenze degli uffici della Motorizzazione verso le aziende di autotrasporto in modo che si possa potenziare il controllo anche su tutti gli altri mezzi circolanti. Una questione che solo in Piemonte ricade su oltre 8mila imprese e circa 30mila addetti e riguarda tutti i cittadini perché incide sulla sicurezza stradale.
“Noi continuiamo a insistere sulla richiesta di efficienza nel sistema di revisione perché lo consideriamo una garanzia per tutti – hanno dichiarato il presidente regionale CNA Servizi alla comunità, Francesco Circosta, e il presidente CNA FITA Piemonte, Silvano Fani – È uno dei modi con i quali possiamo garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza, silenziosità e adeguamento ai limiti ambientali di tutti i mezzi in circolazione. Siamo promotori di un’iniziativa che consideriamo di interesse generale per tutti i cittadini e i consumatori. Nella sola provincia di Torino, sono 13 i mesi di attesa per gli autotrasportatori che devono sottoporsi alle revisioni previste dalla legge”.
Dopo l’appello e il relativo position paper presentato dalla CNA nazionale, sono partite iniziative a livello territoriale per la raccolta delle sottoscrizioni. Si attende un ordine del giorno in Consiglio Regionale che approfondirà ulteriormente la situazione piemontese. I primi firmatari dell’appello sono stati i parlamentari con i quali CNA Piemonte ha avviato l’approfondimento della questione fin dall’estate scorsa: Davide Gariglio (PD), Elena Maccanti (Lega Nord) a nome di tutti i parlamentari piemontesi della Lega, il consigliere regionale Ivano Martinetti (M5S) per conto anche del deputato Paolo Romano e Roberto Rosso (Forza Italia).
Nell’ambito della discussione sui centri di revisioni si è colta, infine, l’occasione per affrontare alcune delle principali criticità del settore dell’autotrasporto. Tra queste, sono state identificate come priorità la necessità di risolvere i problemi dei costi minimi di sicurezza, della concorrenza degli operatori esteri e della carenza di autisti. È stata avanzata, inoltre, la richiesta di una specifica audizione in commissione trasporti del Consiglio Regionale del Piemonte.