Meno dell’1 per cento del Pil. E’ quello che si investe nelle Marche in ricerca e sviluppo. Per essere precisi lo 0,83 per cento, che corrisponde a 320 milioni di euro, comunque in crescita rispetto all’inizio della crisi. Nel 2008 infatti solo lo 0,71 per cento del Pil marchigiano se ne andava in ricerca e sviluppo per complessivi 301,8 milioni di euro. La regione dove si investe di più è il Piemonte con il 2,3 per cento del Pil mentre la Valle D’Aosta vi destina appena lo 0,40 per cento. In ogni caso la regione delle Marche è ben al disotto della media nazionale che è dell’1,31 per cento. Lo ha affermato il direttore del Centro Studi della Cna Marche Giovanni Dini all’iniziativa “Marche Eccellenti”, organizzata dall’associazione artigiana per premiare le imprese più innovative della regione.
Dalla creazione di un sistema informatico per ridurre gli sprechi nelle produzioni aziendali all’installazione di linee satellitari, dalla realizzazione di impianti elettrici sui grandi Yacht internazionali all’eccellenza artigiana calzaturiera portata sui mercati del Nord America creando una “boutique sartoriale” della scarpa. Sono queste le piccole e medie imprese che sono cresciute anche durante la crisi, aumentando addetti e fatturato ed espandendo i propri mercati di riferimento. Imprese che la Cna ha premiato ad Ancona.
E’ proprio tra le imprese innovatrici delle Marche che la Cna ne ha selezionate 30 inserendole nel “Repertorio regionale delle Imprese Eccellenti 2015” Sono le “Marche Eccellenti”, quelle che ce l’hanno fatta e rappresentano una best practice. Tra queste imprese ne sono state premiate sette, che si sono particolarmente distinte in innovazione nello sviluppo commerciale, nella ricerca, nella gestione delle persone, nella strategia e organizzazione aziendale. Premi speciali sono stati assegnati all’impresa donna innovativa e all’impresa giovanile innovativa.
“Ad essere diminuiti durante la crisi – ha sostenuto Dini – sono stati gli investimenti in ricerca delle università, scesi in cinque anni da 143,7 a 139 milioni di euro mentre le spese per ricerca e sviluppo delle imprese sono salite da 144,9 a 167 milioni di euro. Lieve incremento anche delle spese delle Amministrazioni pubbliche, passate da 12,8 a 13,7 milioni di euro”.
In regione a fare ricerca e sviluppo si dedicano 5.002 addetti di cui 2.868 nelle imprese, 1.908 nelle università, 216 negli enti pubblici e 10 nelle associazioni no profit. Si tratta del 3,2 per mille dei marchigiani mentre in Italia a fare ricerca e sviluppo è il 4,1 per mille degli abitanti.
Su “ricerca e innovazione negli anni della crisi, effetti e prospettive”, si sono confrontati il presidente della Cna Marche Gino Sabatini, il responsabile nazionale dipartimento Politiche Industriali Cna Mario Pagani, la dirigente della Regione Marche Patrizia Sopranzi, e il ricercatore dell’Università di Urbino Gianluca Goffi.
“Le imprese marchigiane che hanno fatto una qualche innovazione tecnologica negli ultimi tre anni della crisi sono state il 24,5 per cento mentre la media nazionale è stata del 33,5 per cento. “ha affermato il presidente Cna Marche Gino Sabatini “ed hanno destinato all’innovazione 368,9 milioni di euro. Prima della crisi, tra il 2006 e il 2008, la spesa in innovazione delle imprese marchigiane era stata in tre anni di 544 milioni di euro. Invece sono aumentati gli occupati nei settori ad alta tecnologia saliti dai 14 mila del 2008 agli oltre 17 mila attuali. Per recuperare competitività ed imboccare in maniera decisa la strada della crescita bisogna creare le condizioni per incrementare gli investimenti innovativi delle imprese, con il sostegno delle istituzioni e con un miglior accesso al credito”. Richieste condivise da Mario Pagani secondo il quale “vanno ridotti costo del lavoro e carico fiscale sulle imprese in modo da liberare risorse da destinare agli investimenti in ricerca e innovazione”. Questioni sulle quali Patrizia Sopranzi ha ricordato che la Regione si sta impegnando, “in particolare finalizzando proprio alla ricerca e innovazione nelle piccole e medie imprese le opportunità offerte dai Fondi Europei.”
Negli anni della crisi sono stati colpiti duramente tutti i settori e i territori della regione ma non tutte le aziende. “Nelle Marche” ha sostenuto Gianluca Goffi “i casi di aziende dinamiche e di successo che in questo periodo hanno registrato crescite del fatturato a doppia cifra, non mancano. Sono proprio queste imprese che stanno tirando la volata della lenta ripresa economica in atto”.
MARCHE ECCELLENTI, TUTTE LE IMPRESE DEL REPERTORIO
INNOVAZIONE STRATEGICA E ORGANIZZATIVA
BIEMMEGI di Fraternali Bruno, Bertuccioli Domenico e Dini Giacomo Snc
Pesaro
Carrozzeria Adriatica di Renzo Giovannetti srl unipersonale
Senigallia (AN)
C.M.C. dei F.lli Piersanti Vincenzo & Stefano Sas
San Lorenzo in Campo (PU)
Cosmo Stampi Snc
Civitanova Marche (MC)
De Angelis Bruno & figli Srl
Pesaro
Giemme Snc
Civitanova Marche (MC)
LAB di Bellesi Luigi
San Ginesio (MC)
Nauticoliver Srl
Fano (PU)
TechnoMetal srl
Acqualagna (PU)
Telco Srl
Pergola (PU)
The Victoria Company srl
Jesi (AN)
INNOVAZIONE NELLA GESTIONE DELLE PERSONE
Costruzioni Edili La Face di La Face Paolo
Falconara Marittima (AN)
Costruzioni Nasoni srl
Fano (PU)
Furlanetto International Srl
San Benedetto del Tronto (AP)
IDEA Soc. Coop.
Ancona
Metalux Trattamenti e Finiture S.r.l.
Castelfidardo (AN)
RadioAstroLab Srl
Senigallia (AN)
Tecnoweb Srl
Fano (PU)
INNOVAZIONE PER LO SVILUPPO COMMERCIALE
EdilTres Srl
Monsampolo del Tronto (AP)
ELAN Srl
Camerano (AN)
LMV Srl
Schieti di Urbino (PU)
Paima Srl
Osimo (AN)
Scuola Guida Car
Fermo (FM)
Termoservicegas Srl
Fermo (FM)
Trentuno Luigi Srl
Fermo (FM)
Tribuecologi Srl
Urbania (PU)
INNOVAZIONE E RICERCA
NeXT Srl
Jesi (AN)
Prisma Serramenti di Straccia Roberto
Grottammare (AP)
IMPRESA GIOVANE
Due Erre calzature
Morrovalle (MC)
IMPRESA DONNA
A.B. Pulizie Srl
Ancona
MARCHE ECCELLENTI, LE IMPRESE PREMIATE
Il premio per l’innovazione nello sviluppo commerciale è andato a due aziende:
1) la LMV di Urbino (PU) che opera nel settore della meccanica che in questi anni ha saputo ridurre i costi e portare il fatturato a 3,5 milioni di euro, con grande attenzione alla qualità.
2 la SCUOLA GUIDA CAR di Fermo che ha avuto una continua espansione sul territorio fino ad avere sette autoscuole e 2 centri di revisione, formando oltre 18 mila neopatentati.
Il premio per l’innovazione nella ricerca è stato assegnato
alla NEXT di Jesi (AN) azienda di software house, il cui core business è un sistema progettato ad hoc per il settore industriale per ridurre costi e sprechi nelle produzioni aziendali, grazie al quale nel 2015 ha raddoppiato il fatturato.
Il premio per l’innovazione nella strategia e organizzazione aziendale se lo sono aggiudicato due imprese:
1) la TELCO DI Pergola (PU) , che ha saputo espandere il marchio in tutta l’Italia centrale ponendosi all’avanguardia nell’installazione di linee telefoniche, elettriche e satellitari.
2) la DE ANGELIS di Pesaro all’avanguardia nella logistica e nell’autotrasporto per ogni tipo di movimentazione (dalle imbarcazioni alle opere d’arte) lavora per le migliori aziende, enti pubblici e artisti di livello nazionale.
Un altro ex aequo per quanto riguarda l’innovazione nella gestione delle persone. Sono state premiate
1) la METALUX DI Castelfidardo, uno dei principali riferimenti nelle Marche per la verniciatura a polvere, con clienti in numerosi settori di mercato: automotive, oil&gas, ferroviario, arredo urbano, strumenti musicali ecc.
2) la FURLANETTO INTERNATIONAL di San Benedetto del Tronto che progetta e realizza impianti elettrici navali per clienti nazionali ed internazionali, garantendo assistenza sia a terra sia a mare sia da remoto tramite Internet.
Il premio speciale impresa donna è stato conferito ad A.B PULIZIE di Ancona, che dal 2003 ha saputo affermarsi nei servizi di pulizia e disinfezioni, ampliando negli anni la gamma dei servizi offerti.
Il premio speciale impresa giovane è stato assegnato alla DUE ERRE di Morrovalle (Mc), azienda calzaturiera guidata da due giovani imprenditori, che hanno saputo ampliare il loro mercato fino al Nord America, creando una “boutique sartoriale” della calzatura, grazie all’opera di esperti mastri calzolai.