LA SESTA EDIZIONE
Bologna, Palazzo Albergati, 9 Marzo 2003
Divenuto ormai un appuntamento di grande prestigio per i professionisti del Cinema italiano, nel 2003 il premio Cinearti viene ospitato fuori dagli spazi espositivi del 36° Cosmoprof di Bologna. La cerimonia di premiazione, allestita nella prestigiosa cornice del seicentesco Palazzo Albergati, alla quale partecipano oltre quattrocento invitati, viene affidata al giornalista televisivo Vincenzo Mollica. La formula della sesta edizione prevede l’assegnazione di otto premi: tre riconoscimenti alla Carriera per le categorie di Acconciatura, Trucco e Costumi, quattro premi speciali ed un premio Annuale per il miglior Trucco.
Il premio alla Carriera per la categoria Acconciatura viene assegnato a Mauro Tamagnini, candidato al premio Emmy nel 1994 per il film televisivo “Abramo” di J. Sargent ed hair stylist in prestigiose pellicole come “Titus” di J. Taymor, “Femme fatale” di B. De Palma e “Dune” di D. Lynch.
Per la sezione Trucco la statuetta viene vinta da Fabrizio Sforza, vincitore due volte del premio Bafta, nel 1989 per “L’ultimo Imperatore” di B. Bertolucci e nel 1990 per “Le avventure del Barone di Munchausen” di T. Gilliam per cui riceve nello stesso anno anche la nomination al premio Oscar.
Per la sezione Costumi il riconoscimento viene consegnato a Franca Squarciapino, autrice dei Costumi del film “Cyrano de Bergerac” di J. P. Rappeneau per cui riceve nel 1991 premio Oscar, Bafta, Cèsar e Nastro d’Argento e di molti altri film, tra cui “Il Colonnello Chabert” di Y. Angelo e “L’ussaro sul tetto” di J. P. Rappeneau per i quali vince il Nastro d’Argento rispettivamente nel 1996 e nel 1997.
Nella sesta edizione la Giuria del premio, per celebrare il connubio tra le categorie di Acconciatura, Trucco e Costumi, istituisce il riconoscimento speciale alla Carriera per le categorie di Regia ed Attore (premio quest’ultimo divenuto presente in tutte le edizioni successive al 2004). I riconoscimenti speciali alla Carriera vengono vinti dal Regista Pupi Avati, (nel 2003 Presidente di Cinecittà Holding) e dall’Attore Giancarlo Giannini.
Per la stagione 2003 la Giuria decide di non assegnare i riconoscimenti per la migliore Acconciatura ed i migliori Costumi, riservandosi di individuare solamente un vincitore per il Trucco. La Chioma di Berenice 2002 per il miglior Trucco cinematografico viene quindi assegnata a Federico Laurenti, per il lavoro svolto nel film colossal di M. Scorsese “Gangs of New York”.
Riproponendo il criterio dell’edizione precedente, il premio Cinearti, in collaborazione con Max Factor e Cinecittà Studios, assegna infine due riconoscimenti speciali. La “Targa speciale Cinecittà Studios/A.S.C.” viene vinta da Paolo Bonfini, per il lavoro svolto in qualità di Scenografo nel film “L’imbalsamatore” di M. Garrone, mentre la “Targa speciale Max Factor”, destinata ad un emergente make-up artist cinematografico, va a Federico Laurenti, autore del Trucco oltre che di “Gangs of New York”, di altre prestigiose pellicole, tra cui, “Padrona del suo destino” di M. Herskovitz, “La vita è bella” di R. Benigni e della serie televisiva “Imperium, Augustus” di R. Young.
Premi alla carriera: Pupi Avati (regista); Giancarlo Giannini (attore)
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