Produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra, Dario Fantoni
Regia: Antonio Albanese
Attrici: Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli, Giulia Lazzarini, Sandra Toffolatti, Marianna Folli, Federica Fracassi, Donatella Bartoli
Attori: Antonio Albanese, Bebo Storti, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Martin Chishimba, Alessandro Piavani, Stefano Braschi, Nicola Rignanese
Compositore: Giovanni Sollima
Scenografia: Marco Belluzzi, Anna Ranci Ortigosa
Costumi: Carola Fenocchio
Acconciatura: Alessio Pompei
Trucco: Frédérique Foglia
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Davide Miele
Prod: Palomar, Leo, Vision Distribution
Antonio Riva è un operaio specializzato in prepensionamento, che va ancora in fabbrica ad insegnare (gratis) il mestiere ai più giovani. Accudisce la madre affetta da demenza senile, è in buoni rapporti con la ex moglie e ha un’amante sposata che si vuole divertire. Quando la figlia Emilia annuncia il suo matrimonio Antonio è felice di provvedere ai costi della cerimonia, perché quello di portare la sua bambina all’altare è sempre stato il suo sogno, e il gioco preferito di entrambi. Così si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha, ma il direttore gli consiglia invece di fare un prestito con una finanziaria e non disfare le sue azioni, che stanno “viaggiando”. Ma Antonio non possiede azioni, o meglio, non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”.
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