Produzione: Carlo Cresto-Dina, Grégory Gajos, Alexandra Henochsberg, Pierre-François Piet, Michela Pini, Amel Soudani
Regia: Alice Rohrwacher
Attrici: Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher, Ramona Fiorini, Yile Vianello
Attori: Josh O'Connor, Vincenzo Nemolato, Giuliano Mantovani, Gian Piero Capretto, Melchiorre Pala, Luciano Vergaro, Luca Gargiullo
Scenografia: Emita Frigato
Costumi: Loredana Buscemi
Acconciatura: Daniela Tartari
Trucco: Esmé Sciaroni
Fotografia: Hélène Louvart
Montaggio: Nelly Quettier
Arredamento: Rachele Meliadò
Prod: Tempesta, Ad Vitam, Amka Films Productions, Arte, Rai Cinema, Con Il Contributo Del Ministero Della Cultura, Rsi, Trt – Cinema, Canal +, Ciné +, Con Il Sostegno Di Cnc Cinéma Du Monde, Swiss Federal Office Of Culture
Anni Ottanta. Arthur ha un talento raro: riesce a percepire, come un rabdomante, la presenza delle tombe etrusche che costellano il litorale tirrenico, virtù apprezzata dai suoi amici tombaroli in cerca di reperti da rivendere al mercato nero. Ma mentre loro inseguono un profitto di sopravvivenza che non li renderà mai ricchi (perché quello è il “talento” dei grandi trafficanti), “l’inglese” è alla disperata ricerca di un passaggio verso l’aldilà che potrebbe ricongiungerlo a Beniamina, la ragazza che ha amato e perduto. Italia, a dispetto del nome, è straniera come Arthur, ed è l’unica in grado di accendere nel giovane uomo un nuovo interesse per la vita. Va a stanarlo sulle pendici della città, dove vive in una baracca che solo lei trova bella, e solleva il suo sguardo da quella terra che lo attira come un magnete. Italia è anche l’unica ad intravvedere, fra gli incroci dei rami che paiono bacchette da rabdomante, il fantasma di certi uomini appesi a testa in giù, rivolti verso il mondo di sotto come Orfei irresistibilmente attratti da una loro Euridice.
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