Produzione: Roberto Sessa, Marta Aceto, Ivan Carlei
Regia: Luca Maniero
Attrici: Vanessa Scalera, Carolina Rapillo, Nunzia Schiano, Mafalda De Risi, Maria Bolignano, Federica Altamura, Pina Di Gennaro, Luciana Zazzera, Francesca De Nicolais, Andrea Solimena
Attori: Massimiliano Gallo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolano, Marcello Romolo, Tony Laudadio, Jacopo Cullin, Biagio Musella, Gennaro Di Biase, Terenzio Del Gaudio, Ciro Ruoppo, Antonello Cossia
Compositore: Paolo Vivaldi
Scenografia: Giada Esposito
Costumi: Beatrice Giannini
Acconciatura: Antonio Esposito
Trucco: Cristina Amadio
Fotografia: Stefano Falivene
Montaggio: Ian Degrassi
Arredamento: Elisa Bentivenga
Piattaforma: Rai Play
Prod: Picomedia, Rai Fiction
Napoli milionaria! è il racconto, attualissimo, della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime. La vivono sulla propria pelle Gennaro e Amalia Jovine e i loro tre figli. Il primo, ex tranviere, è costretto a fare il finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con la borsa nera in combutta con Errico Settebellizze. Cercano di sopravvivere alla miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra. E poi arriva la pace, l’abbondanza delle merci americane, la fame dei napoletani e i soldi, tanti soldi. Gennaro, catturato dai tedeschi in ritirata, è ormai scomparso dalla vita della donna che rimane abbagliata da tutta quella ricchezza a portata di mano. Quando inaspettatamente ritorna, la sua famiglia si è dissolta e “perduta”. Amalia è una donna ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con crudeltà spietata quelli che si rivolgono a lei per acquistare beni di prima necessità. Amedeo, il figlio più grande è diventato un ladro di pneumatici, Maria Rosaria la figlia maggiore è incinta di un soldato americano che l’ha poi abbandonata. Sarà l’improvvisa malattia di Rituccia, la figlia più piccola, a costringere tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro inizierà a ricostruire l’identità onesta della sua famiglia facendo aprire gli occhi ad Amalia per guardare l’inferno in cui è precipitata. Sarà un percorso lungo e incerto perché, come ha ripetuto inascoltato dal giorno del suo ritorno Gennaro, la guerra non è ancora finita. Prima “ha dà passà a nuttata”.
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