PALAZZINA LAF

PALAZZINA LAF


Produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra Per Palomar -- Bravo Prod. -- Bim Distribuzione -- Con Rai Cinema

Regia: Michele Riondino

Attrici: Vanessa Scalera, Marina Limosani, Eva Cela, Anna Ferruzzo

Attori: Michele Riondino, Elio Germano, Domenico Fortunato, Gianni D'Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Paolo Pierobon

Compositore: Teho Teardo

Scenografia: Sabrina Balestra

Costumi: Roberta Vecchi, Francesca Vecchi

Acconciatura: Claudia Pallotti

Trucco: Eva Nestori

Fotografia: Claudio Cofrancesco

Montaggio: Julien Panzarasa

Arredamento: Francesco Nitti

Prod: Palomar, Bravo, Bim Produzione, Paprika Films, Rai Cinema, Con Il Contributo Del Ministero Della Cultura

1997. All’ILVA di Taranto è appena avvenuta l’ennesima morte sul lavoro, ma Caterino Lamanna, operaio addetto ai lavori di fatica nell’industria siderurgia, è pronto a darne la colpa ai sindacati. Caterino è un cane sciolto che pensa al suo imminente matrimonio con la giovane albanese Anna e si fa i fatti suoi, finché Giancarlo Basile, dirigente dell’ILVA, non lo recluta per “farsi un giro e dirgli quello che succede” in fabbrica, e resoconti in particolare le attività del sindacalista Renato Morra, che infiamma gli animi degli operai e li spinge alla ribellione. Basile offre a Lamanna la promozione a caposquadra e l’auto aziendale, ma Caterino chiede di essere mandato alla Palazzina Laf pensando che sia un luogo di privilegio riservato a pochi eletti. In realtà è un edificio in disarmo, incrocio fra una riserva indiana, un manicomio e una prigione, dove sono rinchiusi in orario di lavoro i dipendenti qualificati che hanno fatto l’onda, e che quindi sono invitati a licenziarsi o ad accettare un incarico demansionato e incoerente con la loro preparazione.

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