Produzione: Cesare Fragnelli
Regia: Pierluigi Ferrandini
Attrici: Rebecca Metcalf, Federica Pagliaroli, Laura Gigante, Francesca Antonaci Aka Gegia, Elena Cantarone, Chiara Scelsi
Attori: Gianluca Vicari, Giuseppe Scoditti, Pinuccio Sinisi, Raffaele Braia, Pietro Naglieri, Michele Mirabella, Fabrizio Traversa, Antonio Monsellato
Compositore: Christian Lindberg
Scenografia: Walter Caprara
Costumi: Magda Accolti Gil
Acconciatura: Graziano Caliandro, Patrizia Di Francescantonio
Trucco: Davide Trani
Fotografia: Filippo Silvestris
Montaggio: Mauro Ruvolo
Arredamento: Alessandra Martelli
Prod: Altre Storie, Rai Cinema, Con Il Contributo Del Ministero Della Cultura, Con Il Contributo Di Apulia Film Commission
Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori, il padre Vincenzo, ex-ispettore delle ferrovie ora in pensione, e la madre Eresvida, casalinga. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down, con cui Franco condivide la stanza. Franco ha una ragazza, Tina, sorella della fidanzata di Enzo, uno dei suoi migliori amici assieme a Massimo – con quest’ultimo ha condiviso il militare, con il primo condivide gli studi universitari.
Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. O meglio, Franco vorrebbe essere lontano da lì, lontano anche da sé stesso: Franco è stato arrestato con il fratello Vittorio durante un furto in una casa; Franco ha frequentato per un anno una prostituta napoletana, Maria, con cui è fuggito per un’ultima notte d’amore prima che lei tornasse in Campania; Franco ha contratto la sifilide in un bordello e ha avuto un forte esaurimento nervoso. Franco Percoco, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.
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