Produzione: Olivia Musini, Luigi Musini, Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti
Regia: Alessio Cremonini
Attrici: Jasmine Trinca, Isabella Nefar
Attori: Ziad Bakri, Omar El-Saeidi, Deniz Ozdogan, Donato Demita, Mehdi Meskar, Marco Horanieh, Orwa Kulthoum
Scenografia: Sabrina Balestra
Costumi: Angela Tomasicchio
Acconciatura: Rudy Sifari
Trucco: Asmae Allaoui
Fotografia: Ramiro Civita
Montaggio: Marco Spoletini
Arredamento: Francesco Sante Nitti
Piattaforma: Now Tv, Tim Vision
Prod: Cinemaundici, Lucky Red, Rai Cinema, Con Il Contributo Del Ministero Della Cultura, Con Il Sostegno Di Apulia Film Commission
Sara Canova è una giornalista italiana che vive da un anno in Egitto e sta facendo un servizio in Siria sulle donne che lottano contro l’Isis in quanto “regime di oppressione femminile”, quando viene catturata dai fondamentalisti islamici e fatta prigioniera. La sua detenzione sarà destinata a durare molti mesi, passando dalla prima linea del combattimento ad un campo di addestramento nel Califfato in cui dividerà l’alloggio con Nur, una giovane donna nata in Siria ma cresciuta a Londra, e andata in sposa (volontariamente) a un muhajid, ovvero un miliziano della jihad. Se da un lato Sara è atea e senza marito o figli, dall’altro Nur è devota al coniuge con cui sogna di creare una famiglia e ad Allah, senza se e senza ma. Al dubbio occidentale si contrappone dunque la certezza mediorientale, incomprensibile per Sara dato che i suoi occhi nell’Islam “le donne non contano niente”.
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