La Commissione europea ha presentato un nuovo strumento per contrastare la disoccupazione causata dall’emergenza COVID-19 in tutti gli Stati membri dell’Ue e, in particolar modo, nei paesi più colpiti come l’Italia e la Spagna.
Finalizzata a sostenere gli sforzi e gli strumenti degli Stati membri per contrastare la disoccupazione, come ad esempio la cassa integrazione italiana, la nuova iniziativa SURE intende fornire uno strumento europeo garantito da tutti i paesi membri e volto a sostenere temporaneamente i diversi schemi nazionali di contrasto alla disoccupazione, in un momento in cui l’economia europea è paralizzata dalla pandemia COVID-19.
SURE fornirà fino a 100 miliardi di euro di assistenza finanziaria a tutti gli Stati membri, senza prevedere quote fisse; tali risorse deriveranno da prestiti che la Commissione ricercherà nei mercati finanziari e i prestiti che erogati nell’ambito di SURE saranno sostenuti da un sistema di garanzie volontarie da parte di tutti gli Stati membri. Lo strumento inizierà a funzionare una volta che tutti gli Stati membri si saranno impegnati in tali garanzie.
In particolare, uno Stato membro che affronta una crisi socioeconomica a causa della pandemia potrà richiedere formalmente assistenza alla Commissione nell’ambito di SURE. La Commissione consulterà così lo Stato membro interessato prima di presentare una proposta al Consiglio dell’Ue; una volta convalidata, l’assistenza finanziaria sarà resa disponibile allo Stato membro richiedente, il quale la utilizzerà per integrare i propri schemi di assistenza.
La proposta della Commissione dovrà ora essere approvata dagli Stati membri; una prima discussione nel merito si terrà nel corso dell’incontro dell’Eurogruppo in programma per martedì 7 aprile.
CNA accoglie con favore la proposta e l’intenzione della Commissione europea di sostenere l’occupazione, soprattutto nei paesi maggiormente colpiti dalla pandemia, e si augura che un’ulteriore dimostrazione di solidarietà venga dimostrata attraverso una rapida adozione dell’iniziativa in modo da poter fornire un maggiore e concreto supporto alle imprese, con particolare attenzione alle MPMI.