È stato presentato nei giorni scorsi ai vertici comunali l’Osservatorio imprese “Forlì città 2020”, curato dall’ufficio studi della CNA Territoriale. Dallo studio emerge in maniera evidente l’impatto della crisi sul tessuto imprenditoriale. Al 30 settembre si è registrata una riduzione media del fatturato del -15% rispetto al 2019, concentrata nei mesi del lockdown (tra aprile e maggio), con una sostanziale tenuta dell’occupazione, conseguenza anche del blocco dei licenziamenti. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali, rilevato a fine novembre, è passato da 8.100 a oltre 481mila ore, un aumento esponenziale pari a 59 volte sull’anno precedente.
Per l’amministrazione comunale erano presenti all’incontro il sindaco Gian Luca Zattini; l’assessora a Politiche per l’impresa, Servizi educativi, scuola e formazione, Politiche giovanili e Servizio civile, Paola Casara e l’assessore a Bilancio, Società Partecipate, Lavori pubblici e Patrimonio, Vittorio Cicognani.
La delegazione di CNA, composta dal presidente CNA Forlì, Lorenzo Zanotti; dal direttore generale, Franco Napolitano, e per CNA Forlì città dalla presidente, Monica Sartini, e dal responsabile, Davide Prati, ha messo a disposizione dell’amministrazione i dati aggregati delle 1800 imprese associate che danno lavoro a oltre 10mila occupati.
Lo studio prende poi in esame le tendenze dei singoli comparti: alcuni settori, come costruzioni, impianti, e trasporto merci, sembrano aver retto maggiormente l’impatto della crisi, mentre altri attraversano una marcata difficoltà: tra questi trasporto persone, servizi alla comunità, benessere sanità e alimentare. La produzione, partita a gennaio con un significativo miglioramento rispetto al 2019, ha visto contrarre il fatturato nei mesi di chiusura, per poi recuperarlo in buona parte nei mesi successivi.
A fronte di dati oggettivi, la delegazione CNA ha portato al tavolo alcune valutazioni e considerazioni: “uno degli elementi più diffusi tra le imprese del territorio è il permanere di un sentimento di incertezza. Le imprese cittadine hanno dato dimostrazione della loro capacità di adattamento e resilienza, tenuto conto del loro portato di esperienza e radicamento nella comunità. Per quanto riguarda i ristori, abbiamo rilevato una diversa efficacia, a seconda delle misure messe in campo a livello nazionale e locale. Ancora una volta, la priorità deve essere quella di mettere le imprese nelle condizioni di poter lavorare. Chi opera in sicurezza deve aver la possibilità di lavorare, anche in virtù dell’impegno e dell’investimento fatto per poter lavorare in sicurezza”.
Durante l’incontro sono stati affrontati anche altri temi: aeroporto e università quali risorse fondamentali per lo sviluppo della città; l’importanza di condividere le traiettorie future al fine di dar vita ad un piano strategico per la città di Forlì; e infine il tema delle infrastrutture viarie nel triangolo Ravenna – Forlì – Cesena.