Bruxelles, 11 ottobre 2016 –“L’indice del clima Europea” raggiunge 75.5, riflettendo una situazione stabile e positiva per le PMI europee. Le tendenze in Nord e Sud Europa, appaiono simili. Nel Nord, i Paesi che dipendono dall’economia del Regno Unito sono stati influenzati negativamente dalla Brexit, mentre al Sud, la situazione greca negativa ma in miglioramento e la complessa situazione economica e politica in Italia hanno rallentato la ripresa. Inoltre, la domanda interna ha riavviato il settore delle costruzioni, dopo aver spinto la ripresa nel settore dei servizi. Le aspettative per il semestre in corso disegnano un quadro molto positivo che riflette la crescita economica delle PMI, nonostante un livello ancora basso di investimenti.

“Le PMI in Europa continuano a crescere” ha dichiarato la Presidente UEAPME Ulrike Rabmer-Koller in occasione della presentazione del Barometro 2016/H2. Anche se i risultati per l’indice del clima mostrano uno scenario stabile, ma positivo, il Barometro presenta risultati migliori per l’ultimo semestre e le PMI sembrano ottimiste per il futuro. “Gli indicatori mostrano un miglioramento rispetto agli anni precedenti e le aspettative per il semestre in corso fornisce un quadro positivo per la prima volta dopo l’inizio della crisi nel 2008”.

Tuttavia, questioni geopolitiche globali, come la Cina rallentano l’economia, sanzioni alla Russia e la Brexit più di recente, potrebbero avere un impatto sulla crescita economica in Europa. “Brexit porta ad uno scenario di indeterminato per le imprese”, ha affermato la Presidente di UEAPME Rabmer-Koller, “soprattutto in relazione agli andamenti dell’economia del Regno Unito. Se la paura Brexit era già presente nello scorso Barometro, per questo semestre l’effetto è ancora più forte”. L’indice per il Regno Unito, Irlanda e Danimarca diminuisce di 9 punti dall’inizio del dibattito ed è ora al 68,2.

La ripresa ha finalmente toccato anche il settore delle costruzioni. Ms Rabmer-Koller ha spiegato: “La domanda interna ha spinto il settore dei servizi in passato grazie a più alti livelli di consumo, ma il settore delle costruzioni resta ancora indietro. Le famiglie hanno iniziato ad investire in abitazioni private ed aumenta la domanda di piccole imprese edili “. La domanda è stimolata anche dagli attuali mutui a basso tasso di interesse e dall’aumento degli affitti che rendono l’investimento in immobili più interessante.

Il livello degli investimenti resta ancora basso rispetto alla crescita del fatturato e dell’occupazione. Secondo la Presidente Rabmer-Koller, “le PMI europee non sono ancora fiduciose per lo sviluppo a lungo termine ed esitano ad investire in dotazioni fattoriali”.

L’Europa deve migliorare la competitività e il contesto imprenditoriale per le micro, piccole e medie imprese per incoraggiare ad investire, ad innovare per crescere e per creare più posti di lavoro. Ms Rabmer-Koller ha concluso affermando che “garantire un migliore accesso ai finanziamenti per investimenti e ridurre il livello di incertezza sulle politiche strategiche per l’UE, come i negoziati Brexit, rappresentano elementi importanti che devono essere affrontati a livello politico”

Elaborato dall’Ufficio Studi UEAPME, per ogni ulteriore informazione www.ueapme.com