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Programma di lavoro 2015

La Commissione Europea (CE) ha presentato ieri, 16 dicembre, il suo programma di lavoro per il 2015. Il Presidente della CE, Jean-Claude Juncker, e il primo Vice Presidente, Frans Timmermans, sono intervenuti, infatti, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo, per illustrare le caratteristiche principali del nuovo Programma di lavoro. Innanzitutto si tratta di un programma annuale, ovvero si limita a identificare le iniziative da realizzare nel 2015, e si propone come un’agenda per il cambiamento. Rispetto ai programmi di lavoro precedenti, inoltre, il documento presentato è molto più contenuto. Infatti, ad esempio, le nuove iniziative, suddivise secondo le dieci priorità individuate nelle Linee Guida della Commissione Juncker e focalizzate sui grandi temi – occupazione, crescita e investimento, sono solo 23. Le nuove proposte, che la CE intende realizzare entro il 2015, riguardano in particolare: il Piano di Investimenti per l’Europa, il Mercato unico digitale, l’Unione dell’Energia, un approccio più equo alla tassazione, un’agenda europea per la migrazione e un’Unione Economica e Monetaria approfondita. Accanto alle nuove proposte, la CE identifica, nell’allegato II e in linea con il principio di discontinuità, quelle proposte che al momento sono in attesa di una decisione a livello di PE e/o di Consiglio dell’UE per le quali propone un ritiro o una modifica. Si tratta di 80 proposte legislative, su di un totale di 450 dossier in corso. Da un lato sono proposte che non rispettano più le priorità della nuova CE, dall’altro, invece, si tratta di proposte non adeguate, ovvero iniziative per le quali la CE rimane fedele agli obiettivi ma per cui si impegna a proporre nuove proposte attualizzate e in grado di superare eventuali blocchi negoziali. Tra le proposte, che rientrano in questo allegato, si segnalano quelle sull’economia circolare, sulla qualità dell’aria e sul congedo maternità. Prima di formalizzare il ritiro delle proposte, la CE aspetterà di prendere atto della posizione del PE e del Consiglio su questo punto. Nell’allegato III, invece, sono inserite quelle proposte che saranno riviste o emendate sulla base del programma REFIT, per una migliore regolamentazione e una riduzione dell’onere burocratico.

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Fonte: ISB in Europe

 

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