Con il Provvedimento del 4 maggio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità e i termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva di sussistenza dei requisiti di esenzione dal pagamento del canone RAI per uso privato per effetto di convenzioni internazionali, approvando il Modello e le relative istruzioni per la compilazione.
I beneficiari dell’esenzione sono gli agenti diplomatici, i funzionari o impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana e il personale civile non residente in Italia appartenenti alle forze NATO, che godono dell’esenzione in ragione di apposite convenzioni internazionali.
La dichiarazione sostitutiva deve essere presentata, unitamente ad una copia di un documento di riconoscimento valido, a mezzo del servizio postale in plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1 S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. La data di presentazione è considerata quella risultante dal timbro postale e la relativa ricevuta di avvenuta spedizione deve essere conservata per almeno 10 anni in modo da esibirla all’Agenzia delle Entrate in caso di richiesta.
Solo per quest’anno il modello dovrà essere presentato entro il 23 maggio se si vuole usufruire dell’esenzione dall’addebito del canone RAI sulle bollette dell’energia elettrica a partire dal mese di luglio 2016. Per gli anni successivi, invece, non sono stati disposti particolari termini di presentazione della dichiarazione, potendo essere presentata ogni giorno dell’anno e producendo effetti dalla decorrenza della sussistenza della condizione di esenzione legata, in questo caso, all’incarico ricoperto e fino alla data di scadenza della stessa.
Nel provvedimento in oggetto, l’Agenzia delle Entrate precisa che saranno considerate valide anche le comunicazioni di esenzione presentate prima della pubblicazione del nuovo modello, che non dovrà quindi essere ripresentato a meno che, nel frattempo, siano intervenute modifiche o il venir meno delle condizioni di esenzione legata all’incarico ricoperto.