SME United, l’organizzazione ombrello europea delle PMI di cui CNA è membro fondatore, ha pubblicato l’edizione autunnale 2024 dell’indice del clima aziendale delle PMI e del Barometro europeo dell’artigianato e PMI.
L’esercizio è stato svolto attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni membre di SME United e la CNA vi ha preso parte alimentando la discussione con le proprie analisi.
In generale, si segnala un miglioramento economico per le piccole e medie imprese in tutta l’UE, con l’indice del clima aziendale in aumento a 72,7 punti, superando la soglia critica di 70 punti.
Il Barometro evidenzia lo sviluppo delle PMI in tutti i settori. Sebbene le aspettative pessimistiche per il semestre primaverile 2024 non si siano concretizzate, date le ridotte pressioni inflazionistiche e l’impatto più limitato delle tensioni geopolitiche sull’economia europea, le prospettive per l’autunno rimangono cupe. Questo scetticismo è guidato dalle incertezze legate ai cambiamenti globali e alla persistenza dei conflitti.
Esaminando i diversi settori, la produzione e l’edilizia sono quelli che mostrano le prestazioni più basse in termini di investimenti e fatturato. Le PMI in questi settori continuano ad affrontare sfide derivanti da alti tassi di interesse, carenze di manodopera e continui problemi nella catena di fornitura. Al contrario, il settore dei servizi alla persona ha mostrato un leggero deterioramento del fatturato tra l’autunno 2023 e la primavera 2024, guidato dalla graduale eliminazione delle misure di sostegno governative. Tuttavia, le PMI di questo settore prevedono un miglioramento del fatturato nel prossimo semestre, fiduciose che l’aumento dei salari aumenterà il reddito disponibile pro capite, stimolando la domanda.
In base ai risultati del Barometro, sono state elaborate raccomandazioni per le politiche a livello europeo e nazionale:
- sfruttare ogni margine per ridurre i tassi di interesse ed evitare ulteriori pressioni inflazionistiche derivanti da aumenti salariali superiori agli incrementi di produttività;
- fornire un ambiente favorevole per la doppia transizione, che garantisca prevedibilità per gli investitori, incoraggi l’innovazione e la competitività complessiva;
- evitare nuovi oneri normativi che ostacolino una transizione efficace e creino costi aggiuntivi per le PMI;
- utilizzare lo Strumento per la ripresa e resilienza per sostenere le riforme e attrarre investimenti per la transizione verde e digitale;
- aumentare gli investimenti in competenze e infrastrutture;
- garantire parità di condizioni in relazione ai mercati terzi e all’interno del Mercato unico applicando le norme esistenti e migliorando l’equità per quanto riguarda l’economia delle piattaforme e i sistemi fiscali.
Il Barometro è disponibile al LINK.