Abstract
La filiera delle costruzioni è oggi chiamata ad un impegno molto diverso rispetto al passato. Con riferimento in particolare al parco immobiliare esistente si tratta di accompagnare il Paese in un percorso di “evoluzione funzionale” più che di crescita dimensionale. La sfida, in particolare, è quella di contribuire attivamente alla transizione ecologica ed alla rigenerazione urbana intervenendo capillarmente sul patrimonio esistente e rendendolo più adatto alle condizioni climatiche che si vanno determinando e meno impattante sul fronte dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti.
Ripensare il ruolo sociale del settore delle costruzioni appare necessario poiché il “settore civile”, nel suo complesso, è altamente “energivoro”. I suoi consumi finali raggiungono il 45% del totale, superiori a quelli dell’industria e dei trasporti. Un intervento sugli edifici è dunque fondamentale per ridurre i consumi (e conseguentemente la dipendenza dall’estero) e per avvicinare gli obiettivi di contenimento e mitigazione del global warming.
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