Nei Paesi economicamente avanzati la sostenibilità ambientale rappresenta ormai il punto di arrivo di un cammino, lungo e accidentato ma inevitabile, che tutti i soggetti sociali dovranno percorrere dando il loro contribuito. Questo impegno riguarda soprattutto le imprese, chiamate a ripensare non solo i loro prodotti ma anche le modalità con cui questi sono proposti ai consumatori finali.
Da questo punto di vista è evidente che il tema degli imballaggi, analizzato in questa indagine, risulta centrale e attuale. È centrale poiché gli imballaggi non sono più un mero elemento accessorio del prodotto ma rappresentano una parte integrante di esso, in grado di qualificarlo o meno in senso eco-sostenibile agli occhi del consumatore finale. È attuale in quanto, dato il peso numerico degli imballaggi (nel 2021 in Italia si è registrata una crescita della produzione del +7% rispetto al 2020), su di essi si sta delineando da parte delle autorità europee un nuovo intervento volto a rafforzare il quadro legislativo per spingere ulteriormente verso una maggiore sostenibilità.
Dall’indagine emerge in maniera nitida che le imprese utilizzatrici di imballaggi associate a CNA esprimono da tempo, e in assenza di vincoli normativi, una propensione non banale alla sostenibilità degli imballaggi dei loro prodotti.
Consapevoli che il nuovo regolamento sugli imballaggi avrà un impatto sulla loro attività, le imprese segnalano comunque al legislatore europeo di tenere conto di questa circostanza anche in considerazione della capacità operativa dei soggetti che svolgono l’attività di smaltimento degli imballaggi.
Oltre a questo, le imprese intervistate segnalano che le difficoltà di adeguarsi alla nuova normativa saranno diverse a seconda del settore di attività economica (in alcuni di essi la sfida da vincere per adeguarsi al nuovo regolamento sarà quella di disporre di nuovi packaging eco-sostenibile ma in grado di assicurare la conservazione dei prodotti, in altri il contenimento dei costi legati alla logistica). È questo un dato importante poiché indica inequivocabilmente che il legislatore europeo, nel regolamentare gli imballaggi, non potrà pensare a pochi anelli della filiera ma dovrà toccarli tutti (imprese di produzione, utilizzatori, consorzi di recupero, smaltitori, istituzioni locali, cittadini.
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