Il progressivo passaggio ad un sistema produttivo sostenibile dal punto di vista dell’impiego delle risorse energetiche, degli input di materiali, e della gestione degli scarti a fine ciclo, richiede la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali. Questo lavoro realizzato dall’Area Studi e Ricerche e dal Dipartimento per le Politiche Ambientali di CNA fa il punto sul ruolo che le piccole imprese italiane, in particolare quelle a carattere artigiano, vanno assumendo nei riguardi della transizione ecologica.
Il testo si apre con un paragrafo che descrive la rilevanza delle piccole imprese artigiane nei processi di manutenzione di cui il Paese ha oggi enorme bisogno: sul fonte dell’adeguamento energetico del patrimonio immobiliare, con riferimento al rinnovamento delle infrastrutture divenute obsolete, e infine rispetto alla tutela idrogeologica del territorio. Si tratta di tre impegni a cui il Paese non può disattendere se vuole agire concretamente sul fronte del contenimento delle emissioni climalteranti e su quello della mitigazione degli impatti determinati dal cambiamento climatico.
La seconda parte del testo restituisce in sintesi i principali risultati di una indagine di campo su un campione di imprese associate a CNA. Vengono presi in esame la consapevolezza delle sfide che sono oggi chiamate ad affrontare, gli sforzi che sono stati intrapresi e la volontà di proseguire nella stessa direzione. Gli ambiti analizzati sono molteplici: l’energia, gli imballaggi, i rifiuti, le emissioni.
Il testo si chiude con alcune raccomandazioni relative alle misure da adottare per aumentare l’inclusione e l’impegno delle piccole imprese artigiane nella transizione ecologica nelle sue diverse declinazioni e per consentire loro di agire concretamente per aumentare la sostenibilità delle loro produzioni.
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