Abstract
Il 2021 ha rappresentato l’anno del rilancio per l’economia italiana, che si chiude con una crescita stimata del PIL superiore al 6% grazie al successo della campagna vaccinale, all’allentamento delle misure di restrizione sanitaria e alla riapertura di tante attività economiche dopo l’esperienza del lockdown. Nonostante gli scenari di crescita siano prospettati dai principali istituiti di previsione anche per il 2022, rimangono alcuni fattori di rischio che potrebbero compromettere la ripresa del Paese.
Le imprese non hanno una idea chiara di come evolverà l’economia del Paese nel 2022. Secondo il 23,7% dei rispondenti il PIL continuerà a crescere. La stessa quota di intervistati (il 23,1%) prevede invece un rallentamento dell’economia. Per più della metà del campione (il 53,2%), l’incertezza regna sovrana.
Quando di soffermano sull’andamento della loro attività d’impresa il quadro si fa più nitido e le imprese esprimono un maggiore ottimismo. Per il 40,2% degli intervistati, infatti, l’attività continuerà a crescere anche nel 2022. Le previsioni sono molto influenzate, tuttavia, dagli ambiti di attività. I rispondenti che attendono risultati ancora in crescita sono il 48% nelle costruzioni, il 28,2% nei trasporti e solamente il 21,4% nel turismo.
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